STORIA
La Terapia Chelante non è un trattamento nuovo. È stata applicata per la prima volta negli Stati Uniti per trattare le intossicazioni da piombo e, facendolo, si è osservato che i pazienti che oltre all’intossicazione avevano arteriosclerosi notavano un miglioramento generale della propria salute. La loro angina diminuiva, la memoria, la vista, l’udito e l’olfatto miglioravano e, nella maggior parte dei casi, si sentivano più forti. Con l’accumularsi di questo tipo di osservazioni, diversi medici con idee avanzate come Elmer Cranton negli Stati Uniti, nei cui libri si trovano la maggior parte di queste idee, cominciarono a trattare i loro pazienti vascolari con questo metodo, riportando consistenti miglioramento.

DESCRIZIONE
La chelazione è un processo chimico, usato negli organismi viventi per sostanze comuni come aspirina, antibiotici, vitamine, emoglobina, etc., in cui un metallo come piombo, mercurio, ferro, alluminio, calcio, etc. si unisce a un’altra sostanza. Quando parliamo di Terapia Chelante ci riferiamo a un trattamento con cui un amminoacido sintetico – il sale disodico dell’Acido Etilen-Diamino-Tetracetico (EDTA) – viene somministrato al paziente per via intravenosa in un totale di infuzioni che generalmente oscilla tra 10 e 30, fino ad arrivare in casi molto gravi a 50 o 60. Ogni infusione, la cui durata va da un’ora e mezza a quattro ore, deve essere applicata con una frequenza massima di due volte alla settimana.
Questo amminoacido, EDTA, estrae i metalli accumulati in luoghi anomali dell’organismo – dove agiscono nocivamente accelerando la produzione di radicali liberi – e gli elimina attraverso l’urina. Questa azione aiuta, dopo di un tempo ragionevole, a fermare il progresso delle malattie in relazione con la produzione eccessiva di queste molecole altamente instabili, che, come alcuni studi realizzati recentemente sembrerebbero indicare, sono la condizione più importante nella maggior parte delle malattie degenerative comuni nella vecchiaia, specialmente dell’arteriosclerosi, ma anche di cancro, artrite, etc.
La tregua ottenuta da questo processo distruttivo dà al corpo il tempo che necessita per iniziare il processo di cura che in seguito restaurerà il flusso sanguigno attraverso alle arterie danneggiate. La durata e l’efficacia del processo dipende dallo stato di salute iniziale del paziente, dal grado di compimento che dà alle indicazioni relative al regime alimentare, al supplemento di nutrienti, all’esercizio, all’eliminazione di sostanze tossiche come tabacco e alcol e dai cambiamenti che riesce ad apportare al suo stile di vita. I benefici chei possono ottener con questa terapia sono generalizzari e riguardano tutto il corpo, concentrandosi fondamentalmente nel trattamento delle cause della malattia. Il miglioramento, pertanto, raggiunge tutti i vasi sanguigni, dai più grandi fino alle arterie più piccole e ai capillari, che sono in generi i più danneggiati.
Man mano che la chimica interna delle cellule tende a normalizzarsi, la regolazione corporea di calcio e colesterolo migliora, il flusso sanguigno verso gli organi danneggiati aumenta, i sintomi e, di conseguenza, il bisogno di medicazione diminuiscono e, cosa importante, la qualità della vita migliora enormemente, in generale, per una percentuale che varia tra il 75% e il 90% dei paziente trattati.

MECCANISMO DI AZIONE
L’azione principale dell’EDTA si basa sull’eliminazione del calcio e dei metalli di transizione come il rame e il ferro o dei metalli tossici come piombo, mercurio, cadmio e altri. I primi agiscono come potenti catalizzatori nelle reazioni dei radicali liberi che, come abbiamo detto, sono probabilmente i processi responsabili dello sviluppo della maggior parte delle malattie in relazione con l’età, incluso il cancro, la demenza, l’artrite, le malattie coronarie, gli ACV, la claudicanza intermittente, la degenerazione maculare e molte altre. I secondi sono di per sè estremamente tossici per qualsiasi organismo vivente. Pertanto, il maggior beneficio del trattamento con EDTA sembrerebbe essere la sua capacità di ridurre drasticamente la produzione di radicali liberi eliminando i catalizzatori metallici che vanno accumulandosi man mano che l’individuo invecchia. Indubbiamente questa è una semplificazione di quello che in realtà succede in un sistema tanto complesso com l’organismo umano, però è un’idea abbastanza chiara della realtà come la si conosce in questo momento.

POSSIBILI RISCHI
EDTA è un composto relativamente poco tossico e quasi senza rischi se messo a confronto con altri trattamenti. Il rischio di effetti collaterali seri quando lo si somministra correttamente è minore di 1 su 10.000 pazienti trattati.
In ogni modo, da quando si segue il protocollo sviluppato dall’American College for the Advancement of Medicine (ACAM), praticamente non sono stati rilevati incidenti importanti causati dalla terapia chelante. Occasionalmente qualche paziente può essere troppo sensibile e per quello il protocollo prevede un monitoraggio molto stretto della funzione renale per evidenziare immediatamente qualsiasi possibile sovraccarico renale. Quando la funzione renale non è normale, le infusioni si fanno ancora più lentamente e con minore frequenza.

ESAMI PREVENTIVI Prima di cominciare una serie di chelazione è necessario ottenere una storia clinica completa che includa non solo un esame clinico esaustivo, ma anche dati sul tipo di vita del pazeinte, sui medicinali che assume e che ha assunto in precedenza, modalità e dosi, sull’alimentazione, sugli integratori, sul tipo di esercizio fisico svolto e sulla frequenza. È importante anche avere informazioni relative a possibili allergie, specialmente alimentari. La batteria di studi deve includere: emocromo completo, esame delle urine completo, elettrocardiogramma, radiografia del torace, funzione renale e gli esami speciali che si rivelino necessari per chiarire qualsiasi problema specifico del paziente che potrebbe peggiorare con il trattamento.

CAMBIAMENTI NELLO STILE DI VITA La chelazione è solo parte del processo curativo. Aiuta a iniziarlo e a mettere in marcia i normali meccanismi di controllo, necessari perchè l’organismo possa riparare i suoi organi danneggiati e, in questo modo, ristabilire la sua salute. Senza dubbio da sola non è sufficiente a ottenere risultati permanenti. È indispensabile anche:
• Migliorare l’alimentazione in generale. Questo si ottiene aumentando il consumo di frutta e verdure fresche e diminuendo quello di carni rosse, grassi e, fondalmentalmente, idrati di carbonio raffinati come dolci, dessert, caramelle, etc.

• Aggiungere gli integratori e gli antiossidanti necessari che includano le vitamine E, C, B1, B2, B3, B6, B12, acido pantotenico, PABA, betacaroteni, coenzima Q10, così come magnesio, zinco, selenio, manganese e cromo.

• Correggere lo stile di vita, incrementando gli esercizi fisici varie volte alla settimana, yoga, tecniche appropriate di relazione o altre forme per contrastare lo stress causato dai bisogni della vita moderna..

• Eliminare abitudini distruttive come fumo ed eccesso di alcol.

Per questo trattamento così come per qualsiasi altro nella pratica medica, è impossibile garantire risultati positivi, così come è impossibile assicurare che non ci saranno complicazioni, ma senza dubbio la percentuale di miglioramenti è maggiore di quelle delle altre opzioni esistenti e i suoi rischi sono molto minori. D’altra parte, nei pochi casi in cui il trattamento, per qualsiasi motivo, non da i risultati sperati, resta sempre la possibilità di ricorrere a qualsiasi delle altre opzioni disponibili.
RIASSUNTO
Riassumendo, possiamo dire che la teapia chelante con EDTA, praticata conformemente al protocollo ACAM e accompagnata dalle restanti misure descritte in questo lavoro, ha dimostrato di essere un alternativa clinica efficace e molto sicora per il trattamento di patologie degenerative, specialmente per l’arteriosclerosi e le sue principali complicazioni:

• Occlusione coronaria. Aiuta generalmente a evitare il bypass o l’angioplastia.

• Oclusione arteriosa periferica. Aiuta a migliorare la circolazione sanguigna nel membro colpito e a evitare una possibile amputazione.

• Demenza senile incipiente di origine vascolare.

• Impotenza di origine vascolare. Aiuta a restaurare la funzione sessuale..

• Degenerazione maculare. Aiua in molti casi a migliorare la vista.

• Artrite reumatoide.

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