All’interno dell’intestino risiede un numero strabiliante di microrganismi, che danno luogo ad una vera e propria nicchia di biodiversità e dalle numerose funzioni biologiche. D’altra parte quando la composizione di questa comunità microbica va incontro ad una profonda modificazione rispetto a valori “fisiologici” possono prendere il sopravvento microrganismi molto abili nel processo della fermentazione al punto tale da poter dar luogo ad effetti nocivi ed alla comparsa di vari sintomi.

Intestino e sindrome da fermentazione

La sindrome da fermentazione intestinale, detta anche sindrome da auto-intossicazione alcolica, avviene quando grandi quantità di alcool etilico vengono prodotte grazie alla fermentazione effettuata da parte di funghi o batteri nel tratto orale, gastrointestinale o urinario. L’aspetto paradossale di questa sindrome è dovuto al fatto che le persone affette dichiarano di avere segni e sintomi riconducibili all’intossicazione alcolica, pur non avendo toccato alcool.

Se da un lato una fermentazione limitata avviene naturalmente ed in minime quantità ad ogni pasto, d’altra parte può talvolta raggiungere una tale intensità da diventare nociva e può persino alzare il tasso alcolico nel sangue. Non è infrequente che le persone che soffrono di questa problematica vengano erroneamente accusate di bere troppo oppure di far uso di sostanze stupefacenti! Inoltre, questa sindrome da auto-intossicazione può riguardare ogni persona, sebbene tenda ad essere maggiormente presente in caso di morbo di Crohn, obesità e diabete.

I sintomi principali

Negli stadi iniziali il rilascio di alcool può non dare segni particolarmente evidenti, ad eccezione di possibili sbalzi d’umore inspiegabili oppure difficoltà di coordinazione. Ad ogni modo con il passare del tempo possono comparire i seguenti sintomi:

  • Vomito;
  • Eruttazioni frequenti;
  • Spossatezza persistente;
  • Vertigini;
  • Perdita di coordinazione;
  • Disorientamento;
  • Confusione mentale;
  • Sindrome del colon irritabile.

Spesso le persone lamentano anche diarrea, alterazioni dell’alvo o la comparsa di sensibilità alimentari, oltre ad essere maggiormente a rischio di sviluppare la steatosi epatica. Per di più, la produzione endogena di alcool può peggiorare se si saltano i pasti, oppure in caso di porzioni abbondanti o in situazioni di stress psicofisico.

Quali cause?

Questa condizione è ugualmente riscontrabile nel sesso maschile, femminile ed anche nei bambini, nei quali in tenera età può dar luogo a sintomi apparentemente inspiegabili o bizzarri. Come già accennato la causa di questa problematica risiede nella proliferazione eccessiva di specie microbiche in grado di fermentare i nutrienti, soprattutto trattasi di funghi o di batteri. In particolare tra i funghi si segnalano le seguenti specie:

  • Saccharomyces boulardi;
  • Saccharomyces cerevisieae;
  • Candida glabrata;
  • Candida albicans;
  • Candida parapsilosis.

Mentre i batteri più frequentemente coinvolti sono:

  • Klebsiella pneumonia;
  • Enterococcus faecium;
  • Enterococcus faecalis;
  • Citrobacter freundii.

Gli effetti derivanti dalla fermentazione microbica sono purtroppo spesso sottostimati e sottovalutati.

È importante tenere a mente che questi microrganismi a loro volta diventano eccedenti a causa di un ambiente orale, gastrointestinale o urinario alterato e scarsamente difeso. Infatti, un aspetto chiave risiede nello stabilirsi di uno stato di disbiosi, fungina e/o batterica, che consente ai microrganismi patogeni e fermentanti di espandersi oltre il normale. In aggiunta tra gli altri fattori di rischio troviamo:

  • Abuso di antibiotici o di altri principi attivi antimicrobici, anche naturali;
  • Dieta ricca di cibi raffinati e di zuccheri;
  • Disfunzionalità immunitaria;
  • Ostruzione intestinale;
  • Sindrome dell’intestino corto;
  • Sovracrescita intestinale batterica.

Putrefazione intestinale: che cos’è?

Anche le proteine e gli aminoacidi possono andare incontro ad una cattiva digestione e possono arrivare intatti nel colon dando origine a possibili effetti negativi sulla salute intestinale (e non solo). Una volta nel colon le proteine non servono più come nutrienti e non possono più essere assorbite. Una parte di queste proteine viene pertanto utilizzata dai microrganismi intestinali come fonte di energia attraverso processi fermentativi-putrefattivi. A titolo di esempio alcuni generi batterici putrefattivi sono: Desulfovibrio, Peptrostreptococcus, Propionbacterium e Veillonella. Questi tendono a proliferare maggiormente qualora l’alimentazione sia sbilanciata e troppo ricca di proteine, oppure soprattutto in caso di disturbi digestivi a carico dello stomaco e/o dell’intestino tenue.

Se da un lato una fermentazione limitata delle fibre e dei carboidrati è benefica per l’intestino, dall’altra la fermentazione putrefattiva è dannosa per il benessere intestinale. Ciò è dovuto al fatto che i batteri putrefattivi possono produrre sostanze nocive e tossiche come per esempio ammoniaca, solfiti, fenoli ed indoli. Queste sostanze a loro volta rendono l’intestino più fragile in quanto sono in grado di:

  • Danneggiare le cellule intestinali;
  • Indurre infiammazione intestinale;
  • Compromettere l’integrità della barriera intestinale;
  • Provocare sintomi intestinali e/o neurologici.

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Il Centro di Medicina Biologica si occupa del benessere gastrointestinale tramite percorsi terapeutici specifici e da personalizzare in sede di consulto. In particolare affrontiamo le problematiche ed i disturbi afferenti ad un’eccessiva fermentazione intestinale tramite analisi mirate ed attraverso cure e trattamenti che si pongono l’obiettivo di:

  • Riequilibrare l’ambiente gastrointestinale;
  • Tenere a bada i microrganismi patogeni;
  • Instaurare uno stato di eubiosi;
  • Supportare le capacità digestive;
  • Proteggere il tratto gastrointestinale.

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Riferimento bibliografici principali:

  • Bayoumy AB, Mulder CJJ, Mol JJ, Tushuizen ME. Gut fermentation syndrome: A systematic review of case reports. United European Gastroenterol J. 2021 Apr;9(3):332-342;
  • Dallas DC, et al. Personalizing protein nourishment. Crit Rev Food Sci Nutr. 2017 Oct 13;57(15):3313-3331;
  • Painter K, Cordell BJ, Sticco KL. Auto-brewery Syndrome. 2021 Dec 25. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan–. PMID: 30020718.;
  • Takahashi G, et al. Auto-brewery syndrome caused by oral fungi and periodontal disease bacteria. Acute Med Surg. 2021 May 3;8(1):e652.
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