In questo articolo del Cembio affrontiamo il tema della composizione lipidica delle membrane cellulari e di come questa rappresenti un utile indicatore dello stato di salute. Scopri di più sulle nostre attività e cure!

Che cosa e dove sono i lipidi?

I lipidi compongono la membrana cellulare insieme alle proteine ed al colesterolo, arrivando fino a circa il 70% della composizione totale, a seconda del tipo di cellule. La membrana è indispensabile alla vita cellulare e le sue proprietà vengono regolate dalle composizioni dei lipidi, in particolar modo dal tipo di acidi grassi presenti che vengono distinti in diverse tipologie.

Gli acidi grassi  saturi (SFA) e quelli monoinsaturi (MUFA), di cui l’organismo umano può disporre mediante biosintesi; gli acidi grassi essenziali (EFA), a loro volta distinti in Omega-3, di cui il capostipite è l’acido linolenico ed Omega-6, di cui il capostipite è l’acido linoleico. A partire dall’apporto nutrizionale e dalle reazioni metaboliche derivano altri Acidi Grassi Polinsaturi (PUFA), e tutte queste componenti insieme fanno sì che la membrana sia dotata della fluidità e della permeabilità necessaria per svolgere le sue funzioni.

Perché l’analisi degli acidi grassi?

L’analisi degli acidi grassi presenti nei lipidi di membrana permette di entrare più nel vivo delle funzioni cellulari e di controllare l’esistenza di un equilibrio ottimale tra struttura e funzionalità. La composizione della membrana eritrocitaria è molto significativa, poiché presenta lipidi che l’organismo prepara da sé (acido palmitico, stearico, oleico), insieme ai lipidi di provenienza dietetica, comprendenti acidi grassi Omega-3 (acido linolenico da cui si ottengono EPA, DHA) ed Omega-6 (acido linoleico da cui si ottiene l’acido arachidonico).

Un allontanamento dai valori normali può precocemente indicare una situazione di “stress cellulare”, anche senza che siano manifesti i sintomi di deficienza enzimatica o dietetica riguardante i grassi. In particolare l’analisi lipidomica delle membrane eritrocitarie fornisce un quadro delle abitudini di vita e del metabolismo del soggetto, individuando scompensi dovuti sia ad una dieta sbilanciata che ad uno stato di alterazione cellulare, per esempio dovuto ad infiammazione e stress ossidativo (es. fumo, tossicità ambientale). Questo strumento, ben noto a livello di ricerca, ed il suo valore può essere anche inteso in senso preventivo, qualora gli squilibri vengono individuati prima del verificarsi di una situazione patologica.

I fattori di rischio

Gli scompensi possono riguardare:

a) Gli acidi grassi saturi e monoinsaturi preparati dall’organismo, che sono carenti od eccedenti, soprattutto a causa di deficit enzimatici e/o regimi alimentari inadeguati. A tali scompensi possono correlarsi patologie in campo dermatologico, cardiovascolare ed ormonale;
b) Gli acidi grassi polinsaturi, assunti dalla dieta e successivamente trasformati enzimaticamente, che sono anch’essi influenzati da deficit enzimatici e/o alimentari. In particolare la carenza può derivare da diete non equilibrate, da problemi di assorbimento, da un’accelerata degradazione degli acidi grassi polinsaturi dovuta a stress radicalico, e ad una riduzione o mancanza di fattori protettivi (enzimi, vitamine, antiossidanti).

Molte situazioni sia fisiologiche (invecchiamento) che patologiche (tra le quali: malattie cerebrali degenerative, infiammazioni, cancro, malattie del sistema immunitario, infezioni), creano scompensi, la cui evidenziazione assume così notevole significato preventivo. Un tipico caso fisiologico è la gravidanza, in cui la determinazione dello scompenso lipidico e la sua tempestiva correzione dietetica consente l’ottimale sviluppo del feto e la successiva buona crescita neonatale, qualora la dieta della madre sia povera di veri nutrienti.

Sintesi dei vantaggi del test lipidomica

L’analisi lipidica delle membrane eritrocitarie diviene così uno strumento con cui valutare la relazione tra lo stato generale e le abitudini di vita dei pazienti, ed attuare la prevenzione mirata di possibili scompensi ricorrendo ad una supplementazione solo in caso di effettiva necessità e sotto supervisione di uno specialista, potendo anche controllare l’effettiva incorporazione di questi nutrienti.

Ogni cura deve essere personalizzata secondo lo stato di salute e le analisi di riferimento.

La composizione delle membrane eritorcitarie riflette lo stato di salute cellulare, anche più accuratamente rispetto a quella dei lipidi plasmatici, i quali fluttuano a seconda dell’apporto dietetico immediato od a breve termine.  Inoltre l’eritrocita maturo non può più biosintetizzare i lipidi, perciò la sua stabilità di membrana dipende anche dagli scambi che effettua con le altre sostanze presenti nel torrente sanguigno. Infine, essendo la vita media dell’eritrocita di 120 giorni, il dato che ne deriva risulta essere stabile nel tempo.

Indicazioni cliniche all’esecuzione del test lipidomica

Il test viene proposto come monitoraggio dello status cellulare sia in condizioni fisiologiche che nel corso di patologie. I campi di applicazioni già noti sono i seguenti:

  • Patologie Dermatologiche;
  • Monitoraggio della Gravidanza ed Allattamento;
  • Malattie cardiovascolari;
  • Obesità;
  • Dietetica e Nutrizione;
  • Performance sportive;
  • Disturbi del neurosviluppo;
  • Infiammazione cronica.

Cembio: cura e terapia

Presso il Centro di Medicina Biologica i nostri specialisti si occupano della salute cellulare tramite numerosi test avanzati, tra cui l’analisi lipidomica. Tramite quest’ultima è possibile controllare lo stato del soggetto, scoprire squilibri e curarli ed infine attuare una vera strategia di prevenzione di base. Benché quotidianamente il marketing pubblicitario diffonda suggerimenti dietetici, come il ricorso ad omega-3 ed omega-6 (ad esempio olio di pesce) per ottenere benefici su diverse funzioni fisiologiche, facciamo presente che ogni eventuale integrazione deve essere valutata e monitorata in sede specialistica, in quanto noi riteniamo fondamentale risalire alle reali cause della problematica, come per esempio in caso di malassorbimento, disbiosi intestinale, disturbi infiammatori e diete particolarmente monotone. Se non si affrontano le cause ogni cura risulta temporanea, limitata o addirittura controproducente.

Se gradisci avere maggiori informazioni, oppure fissare un primo appuntamento con i nostri specialisti contatta la segreteria. Saremo lieti di ascoltare la Tua richiesta.

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