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Protocollo PK

Questo protocollo prende il nome della dott.ssa Patricia Kane, la quale da decenni ha effettuato ricerche sull’intera letteratura medico-scientifica, in particolare sui processi detossificanti. Questi ultimi avvengono principalmente (ma non solo) nel fegato, che rappresenta uno snodo fondamentale per la trasformazione delle sostanze nocive. Questa terapia consiste in terapie endovenose atte a fornire la giusta proporzione di grassi in una forma biodisponibile per ricostituire le membrane biologiche, che circondano le cellule. L’infusione di lipidi è una tecnica che è stata praticata per decenni ed è una forma di medicina che ha dimostrato di combattere l’ossidazione cellulare e i radicali dell’ossigeno.

Tutte le reazioni metaboliche dipendono da membrane cellulari intatte, che sono costituite da un doppio strato di molecole grasse dette fosfolipidi.Tale organizzazione delle membrane biologiche, tuttavia, può essere danneggiata da molecole tossiche di origine endogena (es. tossine batteriche) o esogena (es. solventi, inquinanti e metalli pesanti). Si aggiunga che anche un eccesso di citochine pro-infiammatorie, che sono i mediatori dell’infiammazione, e lo stress ossidativo possono causare danni alle strutture cellulari.

I lipidi sono essenziali, in quanto servono come base di ogni cellula del nostro corpo. Questi lipidi, che includono fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo sono fondamentali per numerose funzioni e sono altresì necessari per mantenersi in salute. Tuttavia sappiamo che, se esposti a fattori esterni nocivi (es. tossine, agenti patogeni e diversi fattori di stress), le membrane cellulari ed i mitocondri possono andare incontro ad una perdita della loro funzionalità.  Tutto ciò agevola l’assorbimento e l’accumulo di tossine ed inquinanti, che a loro volta provocano alterazioni a livello delle cellule con il conseguente aumento del rischio di sviluppare malattie.

Quanto più la composizione della membrana biologica è equilibrata, tanto più le funzioni detossificanti a livello del fegato e della cistifellea si esplicano efficientemente agevolando l’eliminazione delle molecole tossiche dall’organismo.

Questo tipo di terapia ripristina il giusto contenuto e l’appropriata composizione dei lipidi delle membrane cellulari. Ciò ha risvolto molto positivi e benefici per quanto riguarda le attività cellulari a livello del fegato, del sistema nervoso, cardiovascolare ed immunitario. Senza tralasciare che facilita l’eliminazione delle sostanze tossiche contenute nelle cellule favorendo la detossificazione dell’organismo. Per esempio si interviene positivamente sulle forme di neuro-tossicità.

La terapia di scambio dei fosfolipidi ha la capacità di migliorare notevolmente lo stato di salute in una vasta gamma di disturbi cronici come l’Alzheimer, la SLA se in fase iniziale, la sclerosi multipla, la fibromialgia, l’epilessia, l’affaticamento cronico, fibromialgia, l’autismo, le malattie cardiovascolari e molti altri disturbi cronico-degenerativi. In conclusione il protocollo PK consente quindi alle membrane di eliminare efficacemente le tossine immagazzinate e di ritrovare la stabilizzazione della funzione della membrana.

In merito il protocollo Kane rappresenta una strategia terapeutica efficace per stimolare i processi di detossificazione e di rigenerazione della membrana biologica, che può coinvolgere non solo il fegato, ma anche gli altri sistemi organici e fisiologici.

 

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