Sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico è una condizione clinica femminile caratterizzata da una mancanza persistente dell’ovulazione e da squilibri ormonali. Spesso origina durante l’adolescenza e provoca diversi sintomi e complicanze di salute, che sono alla base di un generale abbassamento della qualità di vita della donna ed aumentano il rischio di incorrere in diverse patologie croniche nel corso del tempo.

Scopri di più in questo articolo del Centro di Medicina Biologica.

Che cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?

La sindrome dell’ovaio policistico, abbreviata in PCOS e detta anche sindrome di Stein-Leventhal, è una delle malattie ormonali più diffuse nel mondo femminile. Si stima infatti che riguardi circa il 3-15% della popolazione generale. Benché sia una condizione tipica delle donne in età fertile, i suoi sintomi possono persistere anche nel post-menopausa, così come le complicanze correlate.

La causa principale di questo disturbo è un’anomalia a livello delle ovaie, ma vi partecipano come co-fattori di rischio anche fattori ambientali e metabolici.

Segni e sintomi

Le caratteristiche principali racchiudono:

  • Iperandrogenismo con irsutismo, acne, alopecia;
  • Alterazioni del ciclo mestruale;
  • Presenza di almeno 12 cisti ovariche, oppure volume ovarico>10 mL.

I disturbi del ciclo mestruale comprendono amenorrea o oligomenorrea, che spesso determinano infertilità in più di due casi su tre. Ad ogni modo non esiste un’unica sindrome dell’ovaio policistico, bensì esistono diverse forme a seconda di quali sintomi e segni siano più prevalenti. Inoltre, altri sintomi frequentemente riportati sono la spossatezza ed i disturbi del sonno.

Quali fattori di rischio?

Tra i fattori di rischio precoci vi sono:

  • Esposizione in gravidanza ad un eccesso di testosterone;
  • Peso alla nascita molto basso o molto alto;
  • Ritardi della crescita del neonato;
  • Pubertà precoce;
  • Obesità;
  • Vulnerabilità genetica e familiarità.

Diagnosi

La diagnosi deve essere effettuata da uno specialista al fine di valutare i sintomi, la storia clinica, le analisi emato-chimiche ed escludere altre possibili diagnosi tra cui l’ipogonadismo, deficit di 21-idrossilasi, sindrome di Cushing, ipo o ipertiroidismo.

Meccanismi chiave della sindrome

Nella sindrome dell’ovaio policistico un’alterazione delle cellule dell’ovaio, in special modo quelle della teca, provoca una sintesi eccessiva di ormoni androgeni ed i sintomi della patologia. In particolare lo squilibrio ormonale di questa patologia è caratterizzato da un aumento degli ormoni androgeni (es. testosterone) e degli estrogeni, un incremento della secrezione dell’ormone luteinizzante (LH), dell’ormone anti-mulleriano (AMH) ed una riduzione della concentrazione di quello follicolo-stimolante (FHS). Da qui si riscontra un aumento del rapporto tra LH e FHS.

Gli studi hanno mostrato la presenza di fattori genetici di suscettibilità per la sindrome dell’ovaio policistico attraverso polimorfismi genetici che influenzano il metabolismo cellulare. In aggiunta, si stima che circa il 50-70% delle donne con PCOS abbiano un problema metabolico legato principalmente al tessuto muscolare, al fegato ed alla massa adiposa. Si riscontra una frequente associazione tra la micro-policistosi ovarica e la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, l’obesità addominale e forme di disagio emotivo. In merito è noto che una condizione di obesità aumenta il rischio di disturbi del ciclo mestruale e di squilibri ormonali.

È fondamentale affrontare le disfunzioni cellulari il prima possibile insieme ad uno specialista.

Pertanto un aspetto da non trascurare è legato al funzionamento dell’insulina, che è un ormone prodotto e rilasciato dal pancreas. In particolare risalta per importanza il concetto di resistenza insulinica, secondo cui l’insulina, pur essendo presente e circolante, non riesce a svolgere il suo lavoro a carico dei tessuti bersaglio, in primis i muscoli ed il fegato. Per di più l’insulina stimola alcune specifiche cellule dell’ovaio a produrre un eccesso di testosterone, che è il responsabile principale dei sintomi da iper-androgenismo (acne, irsutismo, alopecia).

Inoltre, i disturbi principali della sindrome non hanno origine solamente dalle ovaie, in quanto lo squilibrio ormonale può riguardare anche un’alterazione della produzione e del rilascio degli ormoni da parte delle surrenali, che sono delle piccole ghiandole poste sopra i reni.

È importante sottolineare che la sindrome dell’ovaio policistico è associata ad uno stato di infiammazione silente e cronicizzata. Gli studi, infatti, hanno mostrato un frequente incremento dei parametri pro-infiammatori tra cui la PCR, il TNF-alfa, l’interleuchina 6 e 18. In sintesi un ampio numero di molecole prodotte dalle ovaie, dal fegato e dall’adipe crea un’infiammazione di basso grado che mantiene ed aggrava le disfunzioni chiave di questa patologia.

Le complicanze della sindrome dell’ovaio policistico

Tra le conseguenze vi è un maggior rischio di incorrere nelle patologie metaboliche (es. diabete di tipo 2, steatosi epatica), cardiovascolari (es. aterosclerosi) ed in tumori dipendenti dagli estrogeni tra cui quello all’endometrio ed al seno.

Spesso ci sono ripercussioni sul benessere emotivo, psicosociale e sulla qualità di vita generale della donna. Pertanto secondo noi è opportuno non concentrarsi unicamente sulle disfunzioni d’organo, ma affrontare insieme ad uno specialista gli aspetti legati al disagio emotivo.

Che cosa fa il Cembio per la PCOS

Il Centro di Medicina Biologica affronta la sindrome dell’ovaio policistico tramite percorsi terapeutici individualizzati ed analisi innovative dello stato di salute. Secondo noi questa sindrome non è circoscritta alle ovaie, bensì dovrebbe essere considerata una sindrome sistemica, poiché coinvolge vari sistemi biologici tra cui quello epatico, muscolare, endocrino e nervoso. Inoltre, persino lo squilibrio ormonale non è limitato al solo ambito ovarico, ma è frutto della rottura del delicato e complesso intreccio tra le diverse cascate ormonali. Ne consegue che un corretto approccio terapeutico alla sindrome dell’ovaio policistico non può che essere altrettanto sistemico ed in grado di affrontare anche gli aspetti collegati agli assi ormonali, all’infiammazione, al metabolismo ed al benessere psicofisico.

In conclusione se hai o sospetti di avere una sindrome dell’ovaio policistico i nostri specialisti possono aiutarti ad affrontare i fattori di rischio e le disfunzioni alla base del disturbo tramite cure e terapie adeguate alla persona da valutare in sede di consulto. Infine, presso il nostro Centro eseguiamo analisi avanzate per la valutazione del reale stato ormonale della donna al fine di evidenziare in modo approfondito eventuali deviazioni e personalizzare ulteriormente le cure.

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