Morbo di Crohn Cura

Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria, che colpisce il tratto gastrointestinale e richiede di essere affrontata tramite un approccio di cura completo. Ha alla base un processo infiammatorio cronico e segue un andamento ciclico con periodi di remissione e periodi di riacutizzazioni. Le manifestazioni dei sintomi coinvolgono non solo l’apparato digerente, ma anche l’intero organismo, e le complicanze sono purtroppo frequenti.

Che cos’è: cause, sintomi, complicazioni e cura del morbo di Crohn

Si ritiene che il morbo di Crohn abbia alle spalle una componente di suscettibilità genetica, la quale, in combinazione a diversi fattori ambientali (es. infezioni, antigeni, alimentazione, disturbi intestinali), provocherebbe una risposta anomala del sistema immunitario. Tutto ciò porta all’attivazione persistente dei meccanismi pro-infiammatori, che sono responsabili delle varie lesioni gastrointestinali.

Il processo infiammatorio è di tipo granulomatoso ed interessa per lo più il segmento dell’ileo terminale, anche può coinvolgere anche altre zone dell’apparato digerente. Si stima che la malattia abbia una localizzazione esclusivamente nell’intestino tenue nel 30-40% dei casi ed il 15-20% solo nel colon. Ad ogni modo l’infiammazione non è continua e zone sane possono essere circondate da tessuto malato. In particolare le aree coinvolte mostrano lesioni a tutti gli strati della parete intestinale con la comparsa di una mucosa ad acciottolato ed il possibile sviluppo di ulcerazioni aftose e profonde.

I sintomi tipici del morbo di Crohn sono:

  • Diarrea, spesso dopo i pasti;
  • Dolori addominali che migliorano dopo la defecazione;
  • Spossatezza persistente;
  • Febbricola;
  • Inappetenza;
  • Perdita di peso;
  • Nausea e vomito.

Il morbo di Crohn provoca alterazioni non solo a livello intestinale, ma è anche responsabile di manifestazioni sistemiche come per esempio: anemia, trombosi, osteoporosi, pancreatite, eritema nodoso, artriti, uveiti, steatosi epatica, calcoli renali e alla cistifellea.

Secondo noi del Centro di Medicina Biologica la cura di questa malattia infiammatoria intestinale deve affrontare i fattori scatenanti l’infiammazione e non limitarsi soltanto ad abbassare l’attività immunitaria. È pertanto opportuno intervenire tramite terapie e trattamenti specifici sulla modulazione del sistema immunitario, sul riequilibrio della comunità microbica che abita il nostro apparato digerente, sull’integrità e funzionalità intestinale e sulle capacità digestive e di assorbimento dei nutrienti.

Conseguenze: fistole

Per definizione le fistole sono canali patologici che mettono in comunicazione strutture o cavità corporee normalmente separate (es intestino, vescica, pelle). Gli ascessi e le fistole sono le complicanze più frequenti del morbo di Crohn, in particolare quelle anali e perianali.  Ciò può determinare la comparsa di restringimenti, fibrosi ed una riduzione dell’assorbimento dei nutrienti.

Diagnosi, decorso e terapia: cura e dieta

Non esiste un singolo test per confermare la diagnosi di morbo di Crohn ed è necessario escludere prima altre potenziali cause (es. infezioni batteriche e fungine). La diagnosi di morbo di Crohn è effettuata da uno specialista in seguito ad una valutazione anamnestica, clinica ed attraverso il supporto di test di laboratorio specifici e di analisi per immagini. Pertanto possono essere utilizzate la TAC, la radiografia addominale, la colonscopia e l’endoscopia con eventuale campionamento di biopsia.

Il morbo di Crohn ha un decorso cronico, in cui a fasi di remissioni dei sintomi può subentrare una riattivazione dell’infiammazione in seguito a stimoli pro-infiammatori. Con il passare del tempo questa patologia può portare ad un significativo abbassamento della qualità di vita, la comparsa di varie complicanze e disabilità. È quindi fondamentale agire il prima possibile al fine di evitare ulteriori lesioni intestinali, le complicanze e gli effetti negativi sistemici.

Il morbo di Crohn è frutto di una complessa interazione tra la vulnerabilità genetica, i fattori ambientali (es. nutrizionali) e la disbiosi intestinale, che determinano la comparsa di risposte immunitarie anomale. Per quanto attiene al trattamento del morbo di Crohn questo richiede terapie specifiche e mirate alla modulazione dell’attività immunitaria abbassando lo stato infiammatorio e stimolando i processi di auto-regolazione, che sono fondamentali per auto-regolare le risposte immunitarie anomale ed eccessive. Secondo il nostro parere è importante non solo tenere sotto controllo il rilascio dei mediatori dell’infiammazione, ma anche ottimizzare le capacità naturali dell’organismo di poter riequilibrare ed attenuare la risposta immunitaria. Uno dei punti chiave delle nostre terapie personalizzate si focalizza proprio su questo tipo di modulazione immunitaria. Ma non solo.

La cura del Morbo di Chron

La cura del morbo di Crohn richiede di riequilibrare i fattori pro ed anti-infiammatori

Attraverso il supporto di uno specialista è opportuno ridurre al minimo i fattori promotori dell’infiammazione affrontando le problematiche relative alla maldigestione, al malassorbimento, alla permeabilità intestinale ed alle alterazioni del microbiota. Quest’ultimo denota l’insieme dei microrganismi (es. batteri, lieviti e virus), che abitano naturalmente il tratto gastrointestinale e che partecipano a numerose funzioni del nostro organismo instaurando rapporti benefici di simbiosi. Per esempio il microbiota interviene nell’elaborazione dei nutrienti, nella sintesi di alcune vitamine, nel mantenimento di una barriera intestinale integra, nella protezione dagli agenti patogeni, nella maturazione e regolazione del sistema immunitario.

La dieta e l’alimentazione rappresentano un valido supporto alle altre cure e trattamenti. In merito si raccomanda di rivolgersi ad un professionista, in quanto l’alimentazione deve essere personalizzata sullo stato della singola persona, del suo stile di vita e dello stadio della malattia infiammatoria intestinale. Pertanto, piuttosto che di dieta è più corretto parlare di terapia nutrizionale, la quale si prefigge l’obiettivo di colmare le frequenti carenze nutrizionali, gestire eventuali intolleranze alimentari, migliorare la digestione e la composizione del microbiota intestinale, agire in chiave anti-infiammatoria e supportare l’integrità ed il pieno funzionamento dell’intestino.

Bibliografia essenziale:

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  • Khanna S, Raffals LE. The Microbiome in Crohn’s Disease: Role in Pathogenesis and Role of Microbiome Replacement Therapies. Gastroenterol Clin North Am. 2017;46(3):481-492;
  • Rapozo DC, Bernardazzi C, de Souza HS. Diet and microbiota in inflammatory bowel disease: The gut in disharmony. World J Gastroenterol. 2017;23(12):2124-2140;
  • Li N, Shi RH. Updated review on immune factors in pathogenesis of Crohn’s disease. World J Gastroenterol. 2018;24(1):15-22;
  • Yamada A, et al. Role of regulatory T cell in the pathogenesis of inflammatory bowel disease. World J Gastroenterol. 2016;22(7):2195-2205.

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