Tiroidite di Hashimoto cura e dimagrimento

La tiroidite di Hashimoto è una patologia che colpisce la ghiandola tiroidea, la quale svolge numerose funzioni nell’organismo grazie alla produzione di alcuni ormoni. In questa malattia la tiroide è oggetto di un processo infiammatorio ed autoimmune, che determina progressivamente un calo della sua sintesi ormonale. Di conseguenza l’abbassamento della funzionalità tiroidea può essere la causa di vari sintomi, uno dei quali è sicuramente l’aumento di peso.

 

Tiroidite di Hashimoto: come riconoscerla e cosa fare per dimagrire

La tiroidite di Hashimoto è una delle malattie autoimmuni più diffuse al mondo e riguarda soprattutto le donne tra la quarta e la quinta decade di età. Con il termine autoimmunità si intende un disturbo immunitario, in cui le cellule immunitarie attaccano e danneggiano uno o più organi del corpo. Ciò non avviene in una condizione di salute immunitaria, in quanto l’immunità da un lato deve proteggerci da eventuali aggressori o minacce (es. patogeni) e, dall’altra, è in grado di riconoscere e tollerare le nostre cellule rispetto a ciò che è estraneo. Pertanto la tiroidite di Hashimoto è frutto di una disregolazione immunitaria, il quale, tramite il danneggiamento alla tiroide, provoca una minore produzione ormonale.

L’ipotiroidismo caratteristico delle tiroiditi di Hashimoto conclamate può portare allo sviluppo di un ampio spettro di sintomi. Elenchiamo qui di seguito i principali:

  • Aumento di peso;
  • Spossatezza giornaliera;
  • Alterazioni del ciclo mestruale;
  • Irritabilità o sbalzi d’umore;
  • Pelle secca e ruvida;
  • Bassa tolleranza al freddo;
  • Capelli fragili o loro perdita;
  • Disturbi intestinali come la stitichezza.

Uno dei primi segnali di una possibile alterazione del funzionamento tiroideo è l’aumento del peso corporeo. Generalmente questo aumento è lieve-modesto, ma graduale nel tempo portando ad un maggior rischio di andare incontro ad una condizione di sovrappeso o di obesità.

Il dimagrimento e le cure per la tiroidite autoimmune devono svolgersi in parallelo.

È importante sottolineare che la perdita di peso non può essere scissa da un vero e proprio percorso di cura, in quanto le problematiche legate al peso sono una diretta conseguenza degli effetti della tiroidite. Pertanto questi due aspetti non possono essere separati. Prima di tentare di ottenere un peso salutare l’obiettivo primario è di affrontare efficacemente la disfunzione tiroidea, che rappresenta l’aspetto più importante da considerare.

Secondo noi del Centro di Medicina Biologica è necessario un cambio di prospettiva ed affrontare la tiroidite di Hashimoto tramite un approccio terapeutico più completo e più efficace al fine di affrontare i fattori soggiacenti allo sviluppo ed al mantenimento dei processi autoimmuni.

Ipotiroidismo: come dimagrire

La tiroidite di Hashimoto è una delle cause principali al mondo di ipotiroidismo, in cui si assiste a bassi livelli degli ormoni tiroidei T3 e T4. Ricordiamo che gli ormoni tiroidei sono fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo, in quanto controllano la crescita, il metabolismo, la composizione corporea, la sintesi di proteine, enzimi ed altri ormoni. Inoltre si stima che circa 1-3% della popolazione soffra di ipotiroidismo conclamato, mentre la percentuale sale fino al 4-10% per le forme meno gravi.

Molte persone con problemi tiroidei hanno grosse difficoltà a mantenere un peso salutare ed hanno un indice di massa corporea (IMC o BMI) ed una circonferenza vita tendenzialmente più elevati rispetto a chi ha un buon funzionamento tiroideo. Nei casi più gravi di ipotiroidismo l’abbassamento del dispendio energetico può essere fino al 50% in meno. Ciò favorisce l’aumento del peso e predispone all’obesità qualora non cambi lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica e non si tratti adeguatamente il disturbo tramite terapie mirate. In aggiunta avere la tiroidite di Hashimoto ed essere in sovrappeso aumenta anche il rischio di incorrere in problematiche metaboliche e di sviluppare in futuro il diabete.

La tiroidite di Hashimoto può far ingrassare, ma con una terapia specifica si può invertire questa tendenza.

In caso di tiroidite di Hashimoto si raccomanda di rivolgersi ad uno specialista al fine di impostare una cura adeguata sulla base non solo dei sintomi e dei dosaggi ormonali/anticorpali, ma anche dell’effettivo stato di salute complessivo della persona (non solo tiroideo).  È opportuno, infatti, prendersi cura degli aspetti nutrizionali, metabolici, immunitari, ormonali e gastrointestinali che influenzano l’ipotiroidismo autoimmune. Se da un lato un’alimentazione specifica per la persona (e non standard o valida per tutti) supporta le cure e le terapie, dall’altro ciò è ancora più vero per chi è in sovrappeso o in una condizione di franca obesità. In particolare gli studi dimostrano che essere seguiti e monitorati da uno specialista permette di raggiungere e, soprattutto, mantenere un peso salutare in minor tempo ed in modo più efficace.

Quando il peso è eccessivo dimagrire richiede la motivazione a cambiare diversi aspetti della vita. In particolare risulta fondamentale adottare un’alimentazione equilibrata sulla base dei propri fabbisogni, svolgere regolarmente attività fisica ed avere cura di uno stile di vita corretto (es. sonno, stress, alcool).

Regole per una dieta sana

I benefici di una sana alimentazione non sono dovuti solo alle calorie ed ai vari nutrienti, ma anche all’insieme di molecole bio-attive che hanno effetti su vari sistemi fisiologici. Ciò che mangiamo influenza in qualche modo ogni aspetto del nostro organismo come il metabolismo, la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, il microbiota intestinale, il sistema ormonale ed immunitario.

Premettendo che non esiste una dieta valida per tutti (soprattutto se si soffre di qualche disturbo o malattia) è possibile far riferimento alle seguenti linee generali. È importante che l’alimentazione sia innanzitutto il più varia possibile e prestando attenzione ai cibi ipercalorici, ma privi di nutrienti essenziali. I vegetali, invece, sono fonti importanti di minerali, vitamine e fibre e pertanto si consiglia di consumare verdure fresche e di stagione più volte al giorno.

È bene limitare il più possibile il consumo di zuccheri semplici, dolciumi, bevande zuccherate (anche con il miele), marmellate e frutta candida, energy drinks anche se privi di zuccheri ma di edulcoranti. (es. saccarina, aspartame, sucralosio). Inoltre si raccomanda di evitare i cibi fast food, le merendine ed i prodotti industriali, mentre moderare il consumo di bevande alcoliche è una scelta salutare.

Essere seguiti da uno specialista consente di ottenere maggiori risultati e in meno tempo.

Insieme ai nostri specialisti e tramite test innovativi è possibile valutare la composizione corporea (es. tessuto adiposo) e le carenze nutrizionali (es. iodio, selenio, ferro). Oltre ad eventuali intolleranze alimentari, che possono ripercuotersi indirettamente anche sul funzionamento tiroideo come nel caso della celiachia, della sensibilità al glutine o dell’intolleranza al lattosio. In quest’ultimo caso è meglio evitare il più possibile il latte ed i derivati.

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