La microscopia in campo oscuro è una metodologia di studio delle cellule del sangue per mezzo di un microscopio ottico al quale viene applicato uno speciale condensatore in grado di evidenziare particolari altrimenti non normalmente visibili. Si tratta di un’analisi particolare, in quanto deve essere effettuata correttamente e correttamente interpretata sulla base di un consulto con gli specialisti del nostro Centro.

Come funziona?

Viene prelevata una piccola goccia di sangue dal dito del paziente. La goccia viene subito posta su un vetrino portaoggetti. Dopo, il campione è messo sotto il microscopio in campo oscuro, dove può essere analizzata dallo specialista. Il primo esame dura circa 15 minuti. Successivamente il campione verrà rivalutato dopo 1 ora, dopo 4-6 ore e in alcuni casi anche oltre.

Qual è utilità della microscopia in campo oscuro e quali informazioni è in grado di fornire?

E’ importante innanzitutto sottolineare che quest’analisi non sostituisce il convenzionale “quadro ematologico”, bensì lo completa. In particolare fornisce importanti informazioni sul cosiddetto “milieu interno”, ovvero l’ambiente in cui le cellule vivono e si riproducono.
La microscopia in campo oscuro permette una visione morfologica molto significativa. La forma, la dimensione ed il comportamento delle cellule del sangue possono essere indicative per lo studio dinamico della biologia dell’organismo e permette di osservare la presenza di eventuali patogeni nel sangue.
Si possono ottenere informazioni quali:

  • Dimensione e forma degli eritrociti: che ci dà un’idea dell’eventuale carenza nutrizionale o di correlati anemici;
  • Presenza di microrganismi simbionti o parassiti: come specchio della funzionalità del sistema immunitario;
  • Integrità delle membrane delle cellule sanguigne: indice della qualità dei grassi che compongono le membrane cellulari;
  • Mobilità dei granulociti: indice di reattività nel combattere le infezioni;
  • Resistenza vitale del sangue: indice dello stress ossidativo;
  • Presenza di tossine metaboliche : indice di esposizione e/o difficoltà nello smaltirle. Non è assolutamente invece possibile rilevare grafene o altri composti di natura molecolare.
  • Aumento del numero dei globuli bianchi: stati infiammatori acuti, cronici o in regressione
  • Aggregazione tra i globuli rossi: indice di ipossia tissutale e conseguente acidosi. Possibile correlazione con problematiche di tipo circolatorio.

In questo modo potremmo indirizzare meglio la diagnosi personalizzando sempre di più la terapia.

Quali sono le indicazioni?

E’ molto utile come complemento diagnostico in pazienti con problematiche croniche o degenerative:

  • Dolori cronici
  • Tumori
  • Patologie autoimmuni
  • Allergie
  • Problemi cardiocircolatori
  • Disturbi intestinali
  • Processi infiammatori

Dato che il prelievo deve essere effettuato in modo corretto e “fresco” non è possibile spedire il campione, ma questo viene analizzato presso il nostro Centro a Monza. Infine, è fondamentale far precedere all’analisi un consulto specialistico, in quanto è essenziale affiancare all’analisi una valutazione completa dello stato di salute e della documentazione clinica della persona.

Per informazioni la nostra segreteria del Centro di Medicina Biologica.

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