Il funzionamento intestinale è alquanto complesso e la sua regolazione avviene tramite l’interazione di una molteplicità di molecole e processi. In particolare risaltano per importanza i neurotrasmettitori presenti a livello intestinale, dove possono contribuire ad alterazioni dell’alvo o ad altri disturbi intestinali. Scopriamo di più su questo argomento nei prossimi paragrafi.

Sintomi digestivi e gastrointestinali

I disturbi a livello del tratto intestinale sono frequenti nella popolazione generale e benché generalmente tendano a scomparire nel corso del tempo circa il 5-10% delle persone manifestano uno o più sintomi intestinali in modo persistente da diversi mesi. Ciò può essere conseguenza di una molteplicità di patologie diagnosticate come per esempio il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, la celiachia, il malassorbimento intestinale oppure nel caso della sindrome funzionale del colon irritabile. In particolare quest’ultima si manifesta tipicamente con episodi persistenti o intermittenti e da più di sei mesi di:

  • Dolore addominale;
  • Distensione del basso addome;
  • Alterazioni dell’alvo e/o della consistenza delle feci.

Tra i fattori di rischio principali per questo disturbo vi sono alterazioni della motilità intestinale, ipersensibilità viscerale, disbiosi, sofferenza psicologica e/o gastroenteriti di natura infettiva. Dal punto di vista biologico la regolarità e lo svuotamento intestinale avvengono tramite processi nervosi, ormonali e muscolari alquanto complessi, che interagiscono tra di loro continuamente a seconda degli stimoli come per esempio l’arrivo del cibo, la fermentazione e l’eliminazione delle feci.

Quale ruolo hanno i neurotrasmettitori?

I neurotrasmettitori sono molecole specifiche che permettono le comunicazioni tra i neuroni oppure fungono da segnali biologici di regolazione attraverso il legame a recettori dedicati su varie cellule del corpo. Se da un lato i neurotrasmettitori sono ovviamente ben noti nel campo neurologico, invece in quello gastrointestinale queste molecole sono coinvolte in diversi processi tra cui

  • Motilità peristaltica;
  • Assorbimento dei nutrienti;
  • Attività immunitaria;
  • Senso di sazietà;
  • Segnalazione del dolore o di altre sensazioni viscerali.

Il sistema immunitario, in particolare le sue cellule dette mastociti, funge da intermediario tra ciò che accade nell’intestino ed il sistema nervoso del tratto intestinale. Per esempio i mediatori infiammatori rilasciati dalle cellule immunitarie sono in grado di stimolare il rilascio di neurotrasmettitori, che a loro volta influenzano la peristalsi e la trasmissione dei segnali fino alla loro elaborazione nel cervello.

La sintesi o la degradazione di queste sostanze è influenzata anche dall’alimentazione e dalla presenza degli innumerevoli microrganismi che risiedono naturalmente nel tratto intestinale, in special modo nel colon. Fungendo pertanto da fattori chiave nelle interazioni del cosiddetto asse intestino-cervello.

L’intestino è influenzato soprattutto da fattori neurologici, nutrizionali, emotivi, microbiologici ed ormonali.

A titolo di esempio la serotonina non è soltanto un neurotrasmettitore cerebrale, ma anche una molecola messaggera per il sistema gastrointestinale. Più del 90% di tutta la serotonina corporea viene prodotta e immagazzinata a livello intestinale presso cellule dalla funzione ormonale specifica. In merito, un’alterazione eccessiva dei livelli di serotonina potrebbe essere implicata in un alvo tendenzialmente diarroico.  In aggiunta a livello intestinale sono presenti anche la dopamina, la noradrenalina ed il GABA, il quale rappresenta uno dei principali neurotrasmettitori ad azione inibitoria sulla muscolatura.

Oppure talvolta in caso di alvo molto irregolare vi può essere un rilascio eccessivo di istamina da parte delle cellule immunitarie. Quest’ultima può riflettere una sensibilizzazione pseudo-allergica nei confronti degli alimenti, oltre a poter fungere da neurotrasmettitore partecipando alla trasmissione sensoriale del dolore addominale. Ne consegue per esempio che un’eccessiva stimolazione dei processi che fanno capo all’istamina potrebbe manifestarsi tramite disturbi gastrointestinali più o meno aspecifici.

Scopri che cosa facciamo al Cembio

Presso il Centro di Medicina Biologica effettuiamo consulenze specifiche per affrontare i disturbi gastrointestinali tramite le cure ed i rimedi più adeguate per la Persona. Inoltre, affianchiamo ai nostri percorsi terapeutici anche analisi di approfondimento specialistico al fine di valutare il possibile contributo dei fattori coinvolti nel benessere del tratto digestivo, come per esempio il tema di questo articolo, cioè i neurotrasmettitori intestinali. Questi infatti agiscono su molteplici processi importanti tra cui le secrezioni digestive, l’infiammazione, la motilità e la percezione del dolore intestinale.

Per questi motivi può essere opportuno approfondire questi aspetti per cogliere quali segnali stiano percorrendo il tratto intestinale influenzandone le diverse funzioni. Infine, in sede di consulenza i nostri specialisti possono aiutare la Persona a gestire queste disfunzioni alla base dei sintomi tramite terapie e percorsi di cura personalizzati.

Se soffri da lungo tempo di disturbi dell’alvo o di sindrome del colon irritabile contatta la nostra segreteria per fissare un primo appuntamento presso il nostro Centro.

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