Per squilibrio ormonale si intende un’alterazione dei livelli o del funzionamento degli ormoni nell’organismo. Gli ormoni sono responsabile di una complessa regolazione dei processi cellulari e fisiologici ed è importante tenerli in considerazione quando si tratta di salute. Infine vedremo che cosa può fare il Centro di Medicina Biologica per te in questi casi.

Il ruolo degli ormoni

Gli ormoni sono molecole prodotte naturalmente da cellule specializzate e che hanno la funzione chiave di permettere la comunicazione ed il coordinamento tra le cellule in risposta alle esigenze biologiche ed agli stimoli dell’ambiente. Rappresentano pertanto fattori fondamentali per un sano equilibrio ed adattamento del corpo. Questi composti influenzano ogni cellula e sistema del corpo ed alcuni cambiamenti ormonali sono assolutamente normali come le fluttuazioni mensili degli ormoni sessuali responsabili delle mestruazioni e dell’ovulazione oppure i cambiamenti che si verificano durante la gravidanza e la menopausa.

Sintomi e segni principali di squilibrio ormonale

Data la loro importanza non sorprende che un eccesso o un difetto di uno o più ormoni sia alla base di un ampio spettro di sintomi e disturbi della salute. In generale ciò che può suggerire un’alterazione del profilo ormonale comprende: stanchezza persistente, perdita dei capelli, palpitazioni a riposo, sbalzi d’umore o irritabilità ingiustificati, alterazioni metaboliche (es. glicemia, ipercolesterolemia), difficoltà a concentrarsi, ritenzione idrica, infertilità, cambiamenti del senso dell’appetito ed insonnia.

Qui di seguito vengono approfonditi i disturbi collegati ad un’alterazione dell’equilibrio ormonale.

Irregolarità del ciclo mestruale

La maggior parte delle donne ha cicli mestruali che durano tra 21 e 35 giorni, ma fino a un quarto delle donne ha una ciclicità irregolare. Ciò include periodi più corti o più lunghi del solito. Alcune donne che hanno periodi irregolari e possono manifestare diversi sintomi tra cui crampi addominali o mancanza di ovulazione. L’amenorrea è un termine che si riferisce a un’assenza di mestruazioni per almeno 3 mesi se una donna non è incinta, mentre la menorragia denota un sanguinamento mestruale eccessivo. Inoltre la dismenorrea si riferisce alla comparsa di dolore e crampi durante le mestruazioni.

Acne

L’acne persistente può essere dovuta a un eccesso di androgeni, ormoni maschili come il testosterone, che, a differenza di quanto si crede, hanno sia gli uomini che le donne. Livelli eccessi di androgeni determinano effetti a livello della pelle e del sebo agevolando la comparsa dell’acne. In particolare le donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico hanno una maggiore concentrazione di ormoni sessuali maschili ed hanno un alto rischio di infertilità.

Confusione mentale e concentrazione

Le donne in peri-menopausa e dopo la menopausa riportano maggiormente disturbi della memoria e difficoltà di concentrazione rispetto alle donne in premenopausa. In tali casi la riduzione dei livelli di estrogeni può essere la causa, ma è necessario valutare con un esperto altri possibili fattori. Per esempio i disturbi tiroidei sono un’altra causa comune.

Equilibrio ormonale e problemi intestinali

Le cellule che rivestono il tratto gastrointestinale hanno recettori sia per gli estrogeni che per il progesterone. I livelli di questi ormoni cambiano nel corso del ciclo mestruale mensile di una donna. Quando lo fanno essi hanno un impatto sulla funzione del sistema gastrointestinale. Le donne spesso avvertono dolore addominale, gonfiore, diarrea, costipazione, vomito e nausea prima o durante il ciclo. Questi sintomi possono verificarsi tuttavia anche in molte altre condizioni. Se una donna li sperimenta insieme a cambiamenti dell’umore e affaticamento prima o durante il suo ciclo mestruale è più probabile che si verifichino disturbi gastrointestinali proprio a causa delle fluttuazioni ormonali mensili.

Affaticamento e stanchezza

La fatica è un sintomo comune che può avere molte potenziali cause sottostanti. Per esempio, se da un lato troppo poco progesterone può rendere difficile dormire, dall’altro troppo progesterone può peggiorare la spossatezza. Un altro squilibrio ormonale comune che provoca affaticamento sono i bassi livelli di ormone tiroideo (ipotiroidismo) o di cortisolo.

Sbalzi d’umore e ciclo mestruale

Uno squilibrio ormonale può essere la causa di alcuni casi di alterazioni del tono dell’umore. Molte donne sperimentano rabbia, irritabilità, sbalzi d’umore, depressione e senso di agitazione prima e durante il ciclo. Questi sintomi potrebbero essere associati alla sindrome premestruale. In merito è ben noto che gli ormoni esercitano effetti rilevanti a livello dei neurotrasmettitori come la dopamina, serotonina e noradrenalina.

Mal di testa

Un’ampia varietà di cause può scatenare mal di testa, ma una diminuzione dei livelli di estrogeni è una causa comune nelle donne. Se il mal di testa si verifica di routine alla stessa ora ogni mese, appena prima o durante un periodo, l’estrogeno in calo può essere il fattore scatenante.

Libido e desiderio sessuale

Il testosterone è in genere pensato come un ormone maschile, ma sia uomini che donne ce l’hanno. Benché il testosterone non sia un afrodisiaco, uno stato di carenza di questo ormone può causare un calo della libido, come avviene per esempio nell’andropausa maschile. Viceversa anche livelli molto alti di testosterone possono essere nocivi per la salute causando sterilità negli uomini ed amenorrea ed irsutismo nelle donne.

Disturbi del sonno ed insonnia

L’insonnia o i risvegli notturni rappresentano disturbi molto comuni nella popolazione generale ed alla loro base può esserci uno squilibrio ormonale. In merito spesso si assiste a livelli costantemente elevati di cortisolo, un ormone in verità che dovrebbe essere più alto al mattino rispetto alla sera. Inoltre la ghiandola pineale è una piccola ghiandola endocrina che si trova nel cervello e produce melatonina, che influenza il ritmo circadiano ed i livelli di altri ormoni nel corpo. Insieme al cortisolo un’alterazione della secrezione di melatonina contribuisce a difficoltà nel prendere sonno la sera ed a risvegliarsi al mattino.

Disturbi metabolici e fame

Il pancreas funge sia da ghiandola esocrina che da ghiandola endocrina. Come ghiandola esocrina secerne gli enzimi necessari per digerire proteine, grassi e carboidrati. D’altra parte la funzione endocrina del pancreas comporta la secrezione di ormoni, insulina e glucagone, che regolano la glicemia. Il corpo ha bisogno di un costante apporto di zuccheri nel sangue per alimentare il cervello, il fegato e gli altri organi. Malattie come la sindrome metabolica ed il diabete causano problemi con il funzionamento dell’insulina, il che può determinare variazioni di peso, sete eccessiva e livelli instabili di zucchero nel sangue. Inoltre i cambiamenti ormonali possono essere alla base di sbalzi nel senso della fame come la comparsa di inappetenza o fame frequente.

Infertilità femminile

Lo squilibrio ormonale è una causa comune di infertilità femminile. In questi casi livelli anormali di estradiolo, testosterone, ormone luteinizzante, ormone follicolo-stimolante, progesterone, prolattina e altri ormoni possono contribuire a questo disturbo. In special modo la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione che colpisce circa il 10 percento delle donne in età fertile ed è caratterizzata da un ciclo mestruale irregolare o persino la cessazione totale delle mestruazioni. Le donne che hanno la sindrome dell’ovaio policistico hanno maggiori probabilità di incorrere nell’infertilità.

Invecchiamento della pelle

Diminuzione dei livelli di estrogeni in perimenopausa e menopausa sono associati all’invecchiamento cutaneo. La pelle si assottiglia con l’età e tende a raggrinzirsi quando si perde il collagene. La pelle diventa anche più secca, meno elastica e meno vascolare con l’età. Gli estrogeni più bassi sono associati ad un aumento dei segni dell’invecchiamento cutaneo.

Che cosa noi facciamo

Il Centro di Medicina Biologica si occupa delle problematiche relative ai disequilibri ormonali tramite percorsi terapeutici specifici e mirati allo stato di salute della persona. In seguito alla valutazione iniziale ci avvaliamo di numerosi test, in particolare dell’utilizzo delle analisi ormonali salivari specifici. Il test della saliva è un modo semplice e non invasivo per valutare le reali priorità ormonali e si sta dimostrando il mezzo più affidabile per misurare i livelli degli ormoni.

A differenza dei test sul siero le analisi sulla saliva forniscono utili informazioni solo degli ormoni biologicamente attivi e capaci di legarsi ai recettori delle cellule. Clinicamente è molto più rilevante testare questo tipo di ormoni biodisponibili ricavando un riflesso accurato dei livelli ormonali attivi del corpo. Viceversa il siero misura i livelli di ormone biologicamente inattivo “legato alle proteine” e come tali non sono in grado di legarsi ai recettori del corpo e sono considerati inattivi o non biodisponibili.

In base allo stato di salute, alla natura del disturbo ed ai risultati ottenuti dai test vengono consigliate terapie specifiche, tra cui quelle relative agli ormoni bioidentici.

Che cosa sono gli ormoni bioidentici?

Gli ormoni bioidentici sono identici agli ormoni che le donne producono fisiologicamente. Gli ormoni bioidentici sono talvolta chiamati ormoni “naturali”, anche se sono prodotti in laboratorio, perché provengono da fonti vegetali prima di essere modificati per assomigliare agli ormoni umani. Il Centro di Medicina Biologica integra l’utilizzo degli ormoni bioidentici tramite formulazioni ormonali naturali personalizzate per ripristinare l’equilibrio ormonale e ristabilire una duratura condizione di salute.

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