La stipsi è un disordine dell’attività motoria intestinale che determina un rallentamento del transito delle feci, che di conseguenza diventano più dure e più difficili da espellere. Rappresenta un disturbo molto comune, in quanto colpisce circa il 17% della popolazione con una maggiore incidenza nelle donne e nelle persone sopra i 65 anni.

Avere un po’ di stitichezza è normale e fisiologico in alcune condizioni. Per esempio nella gravidanza e quando ci sono cambiamenti alimentari o importanti modificazioni delle abitudini di vita come nei viaggi. D’altra parte una stitichezza persistente non fa che inficiare lo stato di salute, non soltanto gastrointestinale. Una condizione del genere, quando essa è cronica è associata, infatti, ad un maggior rischio di emorroidi, tumore al colon-retto, malnutrizione, sindrome metabolica e morbo di Parkinson.

Stipsi: cause di questo disturbo

Stipsi, quali cause vi sono all’origine del disturbo? Quella atonica o per debolezza motoria della parete intestinale è la tipologia più frequente e rende il passaggio delle feci una vera impresa. E’ causata da uno stile di vita alimentare sbilanciato, dalla sedentarietà prolungata e dall’abuso di lassativi o clisteri.

La dieta è la variabile ambientale più importante nella regolazione del tempo di transito intestinale.

Altre cause della stipsi, che possono innescare una condizione di costipazione sono le seguenti:

  • Malattia diverticolare del colon;
  • Sindrome del colon irritabile;
  • Ostruzione del colon (es. neoplasie, infiammazione cronica);
  • Malattie neurologiche: (es. ictus, Parkinson);
  • Patologie ano-rettali (es. emorroidi, rettocele);
  • Ipotiroidismo;
  • Stress psico-fisico;
  • Farmaci: analgesici, betabloccanti, calcio-antagonisti, antiacidi che contengono alluminio o calcio, antidepressivi triciclici, anti-parkinsoniani, chemioterapici ed altri.

Stipsi rimedi: come ottenere dei risultati?

Innanzitutto non è possibile sconfiggere questo disturbo senza la cura dell’alimentazione.  Scegliere gli alimenti corretti permette di regolarizzare il ritmo delle evacuazioni, e questi sono i rimedi della stipsi principali. Ciò avviene sicuramente grazie all’azione delle fibre, che sono contenute naturalmente nei prodotti di origine vegetale. In merito si stima che l’assunzione raccomandata di fibra nell’adulto è di circa 20-35 g al giorno. Qui occorre, tuttavia, una precisazione: non per tutti le fibre sono la panacea. Anzi, in alcuni può dare anche ulteriore fastidio come il gonfiore. Prima di tutto perché di fibre ne esistono di differenti tipologie e caratteristiche biochimiche, che esercitano effetti differenti sulla massa fecale e sulla microflora intestinale. Ed in secondo luogo perché la tolleranza nei confronti di questi componenti varia da persona a persona a seconda delle altre abitudini dietetiche e dei fattori clinici presenti.

Spesso è necessario far fronte all’infiammazione del colon silente sottesa a questo disturbo.

Solamente quando lo stato infiammatorio è stato ridimensionato l’intestino è in grado di riprendere una motilità normale. Ciò mette nuovamente al centro l’alimentazione ed i suoi ben documentati effetti anti-infiammatori a livello intestinale (ma non solo). In aggiunta alcuni cibi (es. agrumi) sono utili, in quanto aumentano le secrezioni intestinali agevolando il passaggio delle feci.

Altre misure coadiuvanti possono certamente aiutare. In molti casi è opportuno rieducare le abitudini di evacuazione intestinale stabilendo orari precisi per creare una nuova regolarità dell’alvo e rispondendo sempre all’urgenza defecatoria senza ritenzione. Inoltre, laddove possibile, è bene sospendere i farmaci che favoriscono la stispi.

Un’altra strategia valida ed efficace per affrontare i disturbi della defecazione è l’Idrocolon-terapia. Consiste in un semplice lavaggio del colon, mentre il paziente rimane tranquillamente sdraiato sul lettino. Permette una pulizia profonda dell’intestino rimuovendo le feci ristagnanti insieme a tutto il loro contenuto tra cui derivati alimentari indesiderati, tossine e flora batterica alterata. Ciò permette di riportare il tratto intestinale ad un nuovo benessere e ad una piena funzionalità. Scopri di più anche sulla colite ulcerosa!

 

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