Prendersi cura del proprio benessere emotivo, accanto ai percorsi psicologici tradizionali, può trarre vantaggio dalle ultime innovazioni scientifiche. Come nel caso del Neurofeedback, un percorso basato sull’autoconsapevolezza e sulla capacità di auto-regolazione dei propri stati psicofisici sfruttando i progressi della neuropsicologia. Vediamo di che cosa si tratta in questo articolo del Cembio.

Che cos’è il Neurofeedback?

Con il termine Neurofeedback si intende una metodologia innovativa, che consente di imparare a controllare o modulare la propria attività cerebrale in modo non invasivo ed utilizzando una strumentazione dedicata. Più specificatamente durante le sessioni di Neurofeedback si valutano i parametri cerebrali ed ottenendo in tempo reale le relative informazioni è possibile apprendere ad auto-regolare l’attività del cervello attraverso prove, compiti, esercizi o pratiche calibrate a seconda dell’obiettivo e con l’aiuto dello specialista.

In particolare il Neurofeedback a EEG si basa sull’utilizzo delle onde cerebrali, che sono frequenze elettromagnetiche generate dai processi neurofisiologici che avvengono nella corteccia cerebrale. Un concetto chiave di questo argomento risiede nella correlazione tra le onde elettroencefalografiche (EEG) ed i processi cognitivi o le scelte comportamentali. A titolo di semplice esempio le onde cerebrali alfa sono prevalenti nella veglia rilassata, mentre quelle beta durante il problem solving o le intensità emotive.

Quali obiettivi del Neurofeedback?

Il Neurofeedback può essere considerato un vero e proprio allenamento ad auto-percepire il proprio stato mentale, emotivo e psicofisico ed a modularlo al fine di migliorare uno o più determinati aspetti collegati come per esempio le capacità di attenzione e di memoria, le ruminazioni mentali continue, le sofferenze emotive, i periodi di stress eccessivo, le difficoltà a rilassarsi o a dormire. Ne consegue che dopo un percorso di Neurofeedback la persona diventa maggiormente consapevole di ciò che sta provando, pensando o sentendo ed è in grado di modulare intenzionalmente sia il proprio vissuto soggettivo che le frequenze cerebrali in specifiche aree.

Emozioni: alleate o nemiche?

Le emozioni sono uno degli aspetti più interiori che ci fanno sentire vivi dandoci ogni giorno sfumature diverse al pari di una tavolozza di colori, che si miscelano a seconda di ciò che facciamo, sentiamo, ricordiamo, pensiamo, desideriamo o viviamo in interazione con l’ambiente a noi circostante. Non esistono perciò emozioni classicamente definite come positive o negative, perché ognuna di esse ha la potenzialità di lasciar emergere o riflettere ciò che proviamo in quel momento e spesso dandoci l’opportunità di conoscersi maggiormente.

D’altra parte le emozioni possono talvolta diventare talmente soverchianti, ingestibili o prevalenti da dominare gli altri aspetti della nostra vita incidendo negativamente su quello che chiamiamo “benessere emotivo” e su ciò a cui teniamo di più. In tali frangenti il Neurofeedback rappresenta un ausilio estremamente utile per diventare consapevoli degli effetti delle emozioni per così dire “sfavorevoli” in un determinato periodo personale e per imparare a influenzare le nostre reazioni alle emozioni stesse, oppure i processi alla base dei circuiti viziosi tra pensieri ed emozioni, spesso fonte di sofferenza. In sintesi e sulla base di quanto scritto sopra il Neurofeedback all’interno di un percoso psicologico consente di dare un riscontro più oggettivo allo stato d’animo ed ai processi mentali, che avvengono nella nostra mente o in relazione con le altre persone.

Cembio: sedute di Neurofeedback

Per questi motivi presso il Centro di Medicina Biologica effettuiamo percorsi di Neurofeedback per le persone che vogliono conoscere come gestiscono abitualmente i propri aspetti neuro-psicologici e che vogliono apprendere a modulare secondo i propri obiettivi le emozioni, i pensieri ed i comportamenti. In particolare le sessioni sono basate su esercizi e pratiche guidate da parte dello specialista e da valutazioni dell’andamento dei progressi. Nel corso di questo vero e proprio allenamento la persona diventa maggiormente consapevole di quello che sta provando o pensando e, grazie alle indicazioni ottenute dalle frequenze cerebrali, più capace di modulare il proprio stato psicofisico nella direzione desiderata.

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