La sindrome o fenomeno di Raynaud è un disturbo vascolare caratterizzato da spasmi vascolari reversibili a livello delle dita delle mani e/o dei piedi in seguito al freddo oppure a forti stimoli emotivi. Durante gli episodi le dita perdono il loro normale colorito roseo per diventare particolarmente pallide o bluastre. Si stima che riguardi circa il 4% delle persone, soprattutto donne.

Descritto inizialmente dal medico francese Maurice Raynaud nel lontano 1862, il fenomeno di Raynaud può essere essenziale, cioè senza una causa definita, oppure può essere secondaria a diverse malattie del tessuto connettivo come nel caso per esempio della sclerodermia, del lupus eritematoso sistemico e della dermatomiosite. In tali casi, oltre agli spasmi vascolari, si assiste anche alla presenza di danni delle piccole arterie e dei capillari delle mani e dei piedi.

Le pareti dei vasi, la sottile muscolatura circostante, i fattori infiammatori ed i nervi periferici svolgono un ruolo cardine nel mantenere l’equilibrio dinamico del sistema circolatorio. Un’alterazione a questi livelli si può tradurre nei cosiddetti vascospasmi delle piccole arterie ed alla manifestazione del fenomeno di Raynaud.

Il ruolo del sistema nervoso autonomo

Benché la sindrome di Raynaud abbia alle spalle diverse possibili cause, le evidenze scientifiche mostrano che i processi vascolari e quelli nervosi svolgono un ruolo fondamentale. In particolare risalta per importanza l’alterazione del sistema nervoso autonomo, che è una parte del sistema nervoso che regola numerosi aspetti essenziali come per esempio la temperatura corporea, il battito cardiaco, la respirazione, la vasocostrizione, la digestione e le capacità attentive.

L’attività del sistema nervoso autonomo è un meccanismo chiave della sindrome di Raynaud.

Questa sindrome infatti può essere il risultato di uno scarso controllo del tono vascolare mediante i meccanismi nervosi e quelli regolati dalla parete dei vasi. In special modo si assiste alla perdita del normale equilibrio dinamico tra la vasocostrizione e la vasodilatazione. Diversi studi hanno riscontrato uno sbilanciamento autonomico nelle persone con sindrome di Raynaud. Più precisamente risulta implicata un’iper-attivazione del sistema nervoso simpatico insieme ad un abbassamento del tono parasimpatico.

L’efficacia del Biofeedback per la regolazione autonomica

Come delineato in questo articolo l’alterazione del sistema nervoso autonomo svolge un ruolo critico nel fenomeno di Raynaud. Questa disfunzione è affrontabile tramite sedute di Biofeedback, che è un trattamento specifico per il riequilibrio dei processi neuro-fisiologici e delle risposte dell’organismo nei confronti degli stimoli stressogeni (es. freddo, emozioni, infiammazione). Il Biofeedback consente di regolare in modo più efficace la temperatura corporea, la vasodilatazione periferica e di promuovere le capacità di auto-regolazione della persona sia dal punto di vista fisico, emotivo che mentale. Infine presso il Centro di Medicina Biologica è possibile analizzare l’attività del sistema nervoso autonomo ed i mediatori dell’infiammazione cronica, che possono svolgere un ruolo critico nel fenomeno di Raynaud.

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