La biorisonanza è un tipo di trattamento clinico, che sfrutta le oscillazioni e le vibrazioni dell’organismo per mantenere o migliorare lo stato di salute. Vediamo di che cosa si tratta in questo articolo.

Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una notevole integrazione fra discipline un tempo considerate lontane come per esempio la biologica, la fisica, le neuroscienze, la psicologia, l’immunologia. Sappiamo che tutti questi aspetti interagiscono tra di loro e possono influenzare lo stato di salute in modo altamente complesso. Ma sicuramente uno degli ambiti recenti più innovativi è dato dalla congiunzione tra la biologia e la fisica, cioè la scoperta degli aspetti prettamente fisici alla base della vita.

Energia e biocampo

Ogni cosa nell’universo è in continua vibrazione e risonanza attraverso l’emissione e la ricezione di specifiche frequenze. L’organismo non fa eccezione ed anche in questo caso le molecole, le cellule ed i tessuti sono in grado di emettere e di ricevere un’ampia gamma di onde di natura elettrica, magnetica, acustica, meccanica e luminosa. Queste componenti energetiche danno origine al cosiddetto biocampo dell’organismo e le frequenze coinvolte rappresentano dei veri e propri messaggi lungo il corpo. Per esempio l’informazione può avvenire tramite l’emissione di micro-correnti o di particelle di luce (biofotoni), che furono descritti inizialmente dagli studi di Alexander Gurwitsch nel 1923. In merito è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi emettono una luce di debole intensità, i cosiddetti biofotoni. Questi funzionano come messaggi che intervengono nella regolazione delle cellule e dei processi fisiologici. Considerando tutto ciò non sorprende che la luce sia ampiamente utilizzata in varie modalità terapeutiche ed il corpo ne sia particolarmente sensibile.

Le frequenze emesse dal corpo funzionano al pari di regolatori biologici.

Il biocampo consente l’organizzazione del flusso di informazioni che regolano l’equilibrio e la funzionalità biologica. Le interazioni del biocampo possono influenzare e sono influenzati da un’ampia varietà di processi molecolari, biochimici e psicofisiologici, che a loro volta sono correlati agli aspetti energetici (es. elettromagnetismo) e quantistici. Il ritmo, la sincronizzazione e la risonanza di questi segnali “sottili” sono pertanto fondamentali per lo sviluppo, l’organizzazione e la salute dell’organismo.

Bio-comunicazione ed informazioni

Tutti gli esseri viventi producono correnti e potenziali elettrici e questa bioelettricità endogena rappresenta una componente cruciale della biologia, in quanto serve come substrato per molti processi vitali. Per esempio i segnali ricavabili dall’elettrocardiogramma (ECG) o elettroencefalogramma (EEG) sono due chiari esempi di processi che distribuiscono l’informazione in modo veloce ed efficiente e che interagiscono attivamente con le altre funzioni fisiologiche. A titolo di esempio il ritmo EEG racchiude informazioni su ciò che sta realmente accadendo a livello delle regioni cerebrali e sul loro funzionamento.

In merito i risultati degli studi nel campo della bio-fisica mostrano che le oscillazioni elettromagnetiche coerenti e di bassa frequenza (1-105 Hz) trasportano informazioni tra le cellule. Ciò agevola l’integrazione di tutti i sistemi, che presiedono alla stupenda organizzazione che osserviamo negli esseri viventi. Per esempio le micro-correnti elettriche, create dallo scorrere degli ioni, e le interazioni elettromagnetiche sono fondamentali per le funzioni biologiche come per esempio la regolazione dei trasporti cellulari, il potenziale di membrana, la replicazione delle cellule, l’attività nervosa e la riparazione dei tessuti. D’altra parte l’importanza di questi aspetti energetici è riconfermata dal fatto che le cellule sono sensibili alla maggior parte delle frequenze emesse dai campi elettromagnetici endogeni ed ambientali.

I campi energetici deboli del corpo permettono il fluire delle comunicazioni biologiche.

Pertanto le oscillazioni energetiche (es. elettromagnetismo) regolano un’ampia varietà di processi biologici e ci sono numerose evidenze comunicazioni di natura quantistica dentro e tra le cellule. Tutti questi risultati dimostrano con forza che i fattori biofisici consentono di coordinare le diverse attività che avvengono a livello molecolare, cellulare, organico e psicofisico. Inoltre queste evidenze sottolineano l’importanza delle bio-informazioni trasmette dalle interazioni a bassa energia riconfermando la rilevanza dei contenuti informativi nei processi vitali al pari degli aspetti energetici.

Biorisonanza

Il biocampo è costituito da un insieme di vibrazioni ed onde, che al pari di un’impronta digitale caratterizzano il funzionamento dell’organismo e lo stato di salute della persona. L’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati consente di decodificare le frequenze emesse dal corpo e di utilizzare nel campo della clinica e della medicina. Dal punto di vista clinico il fatto che le vibrazioni e le oscillazioni energetiche siano utili nel campo della salute è ben noto da tempo. Per esempio sappiamo che le vibrazioni sonore sono in grado di agire a beneficio del benessere e della salute migliorando lo stress, il dolore, l’espressione emotiva, l’umore, la memoria e la sincronizzazione tra gli emisferi cerebrali. Inoltre le terapie basate sul campo magnetico lavorano in un modo simile ed hanno dimostrato benefici dal punto di vista clinico (es. dolore).

Gli avanzamenti nel campo della tecnologia e della medicina consentono di agire proprio a livello di questi campi sottili, che fluiscono naturalmente nel corpo. Attraverso l’utilizzo di una strumentazione dedicata è possibile, infatti, trasmettere all’organismo le onde giuste per le cellule ed i tessuti all’interno di trattamenti frequenziali, che prendono il nome di biorisonanza. Come suggerisce il nome stesso questi trattamenti sfruttano il fenomeno fisico della risonanza lavorando su frequenze specifiche e/o su quelle prodotte naturalmente dal corpo. Più nel dettaglio il fenomeno della risonanza in fisica avviene quando un oggetto vibra con una frequenza specifica in modo tale da far oscillare e vibrare un altro sistema fisico. Un esempio classico per spiegare questo concetto è quando la vibrazione di un diapason fa risuonare un diapason identico e posto nelle vicinanze. Di fatto attraverso questo fenomeno è possibile trasferire energia in modo altamente specifico ed efficiente.

Terapia e salute

Il fatto che le vibrazioni energetiche (es. acustiche, elettriche, magnetiche, luminose), pur essendo di debole intensità, abbiano effetti a livello biologico rappresenta il concetto cardine dei trattamenti di biorisonanza, che può essere considerata una metodica di regolazione bioenergetica. In particolare trattasi di dispositivi e tecniche che misurano ed emettono oscillazioni energetiche, le quali agiscono a beneficio dell’organismo a livello bio-fisico anziché chimico. Ciò avviene, in quanto è stato osservato che le frequenze terapeutiche interferiscono o modulano quelle dell’organismo stesso.

Nel corpo ci sono sia vibrazioni armoniche fisiologiche che disarmoniche, le quali perturbano gli equilibri ed i circuiti naturali dell’organismo. Se tale alterazione energetica ed informazionale dura nel tempo il sistema non riesce più ad adattarsi e progredisce man mano verso condizioni sempre più patologiche. Le malattie ed i disturbi a loro volto sono determinate, accompagnate ed amplificate proprio da queste oscillazioni disarmoniche e disfunzionali per le cellule.

L’efficacia della biorisonanza è comprensibile spostandosi dalla prospettiva “classica”, basata sul concetto di materia e di contatto tra le molecole, a quella della fisica quantistica e biofisica, dove i concetti chiave sono: energia, vibrazione, risonanza ed informazione. In particolare la biorisonanza consente di modulare il campo energetico della persona amplificandone le frequenze positive, attenuando quelle dannose, oppure modellando il flusso di energia e di informazioni dell’organismo sulla base di input energetici esterni e benefici.  Si trasforma, pertanto, un’oscillazione rigida e non integrata, che è sempre presente come sfondo a tutte le malattie, ad una nuova oscillazione flessibile, dinamica ed adattiva in modo tale da poter annullare i blocchi energetici ed informazionali e da lasciar fluire più efficientemente i processi fisiologici.

Le attività del corpo sono influenzate da un biocampo energetico a bassa energia.

Gli strumenti di medicina quantistica e biofisici che lavorano sul biocampo permettono di agire direttamente sui processi energetici ed informazionali del corpo e dal punto di vista clinico possono essere utilizzati sia come ausilio in fase diagnostica che in chiave terapeutica. In generale i metodi di biorisonanza consentono di alleviare i sintomi attraverso la modulazione del sistema psicofisico, che a sua volta può mostrare alterazioni di natura energetica ed informazionale.

La biorisonanza induce i processi di auto-regolazione sfruttando a scopo terapeutico i benefici delle oscillazioni proprie della persona oppure di quelle emesse dalla strumentazione. Per quanto riguarda le indicazioni terapeutiche queste includono:

  • Disturbi del sonno;
  • Alterazioni del tono dell’umore;
  • Fibromialgia;
  • Accumulo nocivo di tossine e xenobiotici;
  • Squilibri ormonali;
  • Dolore cronico;
  • Sindrome premestruale;
  • Forme allergiche;
  • Patologie cutanee;
  • Cicatrizzazione delle ferite;
  • Cefalee ed emicranie;
  • Neutralizzazione di virus, funghi ed altri agenti patogeni;
  • Patologie infiammatorie intestinali;
  • Supporto alle malattie cronico-degenerative.

Infine la biorisonanza è un trattamento valido, efficace, non invasivo, indolore e senza rilevanti effetti collaterali. Il Centro di Medicina Biologica integra la biorisonanza all’interno dei propri percorsi preventivi e terapeutici.

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