Il diabete mellito (o di tipo 2) appartiene alla classe delle malattie metaboliche ed è la conseguenza di un’alterazione dei meccanismi di regolazione degli zuccheri circolanti nel sangue. Può determina nel corso del tempo molteplici complicanze e sintomi manifestandosi come una patologia cronica. È possibile tuttavia prevenire ed affrontare questa malattia tramite le scelte più adatte in termini di salute e tramite il supporto terapeutico ottimale al fine di tenere sotto controllo la disregolazione metabolica. Scopri qual è il nostro approccio nel seguente articolo.

Introduzione

Negli ultimi decenni ed a livello globale si è assistito ad un aumento dei casi di diabete mellito, che non può essere interpretato solamente in termini di aumento dell’età media delle popolazioni. Ne consegue che i fattori comportamentali ed ambientali svolgono un ruolo cruciale in questa patologia metabolica. Benché siano state descritte varianti genetiche che influenzano direttamente o indirettamente il funzionamento del pancreas, che è l’organo produttore di insulina, si ritiene che per la maggior parte dei casi di diabete mellito i fattori più importanti siano quelli legati allo stile di vita ed al contesto durante l’arco di vita della persona.

I fattori di rischio più importanti nel diabete mellito

Uno dei fattori di rischio più noti è sicuramente l’obesità, che è per lo più la conseguenza di sedentarietà e del consumo di cibi industriali, ipercalorici o bevande zuccherate. In verità, un indicatore ben più preciso del semplice peso o indice di massa corporea (calcolato dal rapporto tra peso ed altezza) è l’obesità localizzata a livello addominale, oppure la presenza di steatosi epatica (detto comunemente fegato grasso). Di fatto le persone in sovrappeso con poco grasso viscerale non presentano apprezzabili alterazioni metaboliche, mentre coloro che sono leggermente in sovrappeso o persino in fascia normopeso presentano accumulo di grasso a livello addominale e riduzione della massa muscolare sono a maggior rischio.

Uno stile alimentare corretto sulla base delle indicazioni degli specialisti è in grado di apportare un miglior controllo glicemico anche senza necessariamente una perdita di peso. Gli alimenti, infatti, possono essere benefici anche a discapito delle loro effettive calorie o del loro effettuo sul dimagrimento. Oppure possono determinare effetti positivi a livello gastrointestinale, come per esempio la produzione di derivati microbici protettivi dal punto di vista cardio-metabolico.

È possibile prevenire lo sviluppo o l’aggravamento del diabete tramite le cure più adeguate.

Un ulteriore fattore importante è sicuramente l’attività motoria, che se svolta per motivi lavorativi o come hobby influenza beneficamente il controllo e la regolazione glicemica. D’altra parte la sedentarietà, come quella associata all’utilizzo di PC o della televisione mostra una forte associazione con il sovrappeso o la comparsa di sindrome metabolica, caratterizzata a sua volta da alterazioni nella pressione arteriosa, nei grassi e zuccheri ematici.

Sulla base di altri studi recenti appare importante in relazione allo sviluppo ed alla progressione del diabete mellito considerare anche i seguenti aspetti:

  • Disturbi cronici del sonno;
  • Fumo;
  • Disturbi d’ansia o del tono dell’umore (es. depressione maggiore);
  • Possibile esposizione ambientale a rumori o smog.

In generale tutti i fattori di rischio descritti tendono anche a promuovere alterazioni non soltanto a livello metabolico, ma anche ormonale e neuronale, oltre ad uno stato di infiammazione silente.

Approccio di cura presso il Cembio

Presso il Centro di Medicina Biologica aiutiamo la persona con diabete mellito a migliorare le proprie condizioni di salute metabolica non soltanto tramite i consigli e le strategie sullo stile di vita, ma anche attraverso le terapie e le cure naturali più appropriate. Tramite un primo consulto con i nostri specialisti è possibile valutare il percorso di cura migliore per la persona, tenendo in considerazione i sintomi, la documentazione clinica, le eventuali terapie farmacologiche in atto o complicanze.

Di conseguenza tramite il giusto supporto terapeutico è possibile alleviare il “sovraccarico” cui sono sottoposte le cellule beta del pancreas, che producono insulina, permettendole di recupere le energie cellulari per far fronte ad una migliore regolazione metabolica. Così come è possibile raggiungere una glicemia normale in persone ad alto rischio di diabete, che mettono in atto le strategie preventive più opportune e seguono i consigli terapeutici degli specialisti. Senza tralasciare che i miglioramenti potrebbero determinare anche un minor fabbisogno delle terapie farmacologiche in corso.

Infine, ci occupiamo anche degli aspetti psicologici correlati alla gestione della dieta, delle aderenze terapeutiche e del sonno, che svolgono un ruolo spesso cruciale nell’evitare sbalzi glicemici inappropriati o a volte pericolosi. I nostri specialisti possono aiutare la persona ad adottare le strategie emotive, mentali e comportamentali più opportune per mettere in atto i cambiamenti richiesti per una prevenzione precoce o per ridurre l’impatto della malattia sulla salute.

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