Il termine cuore, si sa, porta già con sé un collegamento con i nostri ambiti più interiori ed affettivi. Ciò viene ormai ribadito da un gran numero di ricerche che hanno esplorato come lo stress e le emozioni influenzino il sistema cardiovascolare fungendo da veri e propri fattori di rischio per la salute. Ne consegue che, come descritto nei prossimi paragrafi, è opportuno tenere in considerazione gli aspetti più profondi della persona per prendersene cura in modo completo.

Sovraccarico da stress e cuore

Nonostante i progressi della medicina negli ultimi decenni le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte al mondo. Ciò suggerisce che, oltre ai classici fattori di rischio (es. dislipidemia), è importante tenere in considerazione anche altri aspetti. In particolare le conseguenze dello stress e delle tensioni accumulate a causa dei troppi impegni e degli stimoli gravosi.

Lo stress psicofisico aumenta il rischio di diverse patologie cardiovascolari come per esempio i disturbi coronarici, la fibrillazione atriale e l’ictus. Inoltre, oltre al loro sviluppo, un eccessivo stress è coinvolto nella progressione di questi disturbi o nel loro aggravamento.

In particolare lo stress da troppo sovraccarico rappresenta un fattore scatenante in chi è già ad alto rischio cardiovascolare, per esempio a causa di uno stile di vita scorretto o per la presenza pregressa di patologie. Tutto ciò si verifica perché uno stato di forte tensione, iper-accelerazione frettolosa e preoccupazioni continue provocano un aumento della viscosità sanguigna, del cortisolo e dell’infiammazione sistemica.

Il non riuscire a far fronte alle richieste interne o esterne aumenta il rischio cardiovascolare.

In generale dal punto di vista biologico lo stress cronico favorisce un’instabilità elettrica del cuore, la formazione di trombi, l’ischemia del miocardio e gli ictus, così come un’intensa esperienza emozionale può predisporre ad episodi di aritmia cardiaca.

Per esempio ne sono maggiormente suscettibili coloro che trascorrono tante ore a lavoro, ma anche chi sta vivendo un momento di sconvolgimento emotivo o una forte emozione (es. competizione sportiva), un lutto, oppure in seguito ad una diagnosi preoccupante o a scoppi d’ira. In aggiunta le ricerche hanno osservato che la vulnerabilità cardiovascolare in età adulta è ancora più accentuata se l’infanzia era caratterizzata da gravi avversità.

I mali della solitudine

La solitudine è una riposta emozionale all’isolamento sociale, il quale costituisce un vero e proprio bisogno umano. La solitudine nasce dalla mancanza di reali connessioni o interazioni con le altre persone ed è collegata più alla loro qualità che alla quantità. A causa dei cambiamenti demografici e sociali la solitudine si sta espandendo a tutte le classi di età, anche se assume una particolare rilevanza nelle persone più anziane. Paradossalmente, nonostante l’estesa connettività web un sempre maggior numero di persone sperimentano attualmente forme di isolamento sociale.

Una mole crescente di studi evidenzia in merito che i social media contribuiscono a questa situazione minando il benessere psicofisico e quello socio-relazionale. In aggiunta secondo le recenti evidenze tanto maggiore è l’utilizzo di Internet e dei social network quanto più significative sono le ricadute negative sullo stato psicologico della persona.

La percezione di isolamento incide negativamente sia la salute fisica che mentale.

La solitudine e l’isolamento dalle vere relazioni sociali, tra cui per esempio il vivere da soli, rappresentano importanti fattori di rischio per la salute, indipendentemente da altri fattori (es. alimentazione, attività fisica). Anzi l’effetto di questa condizione sembra addirittura maggiore anche rispetto ai classici fattori come il fumo, l’obesità e l’abuso di alcool.

Una scarsa interazione sociale o affettiva rende la persona più vulnerabile nei confronti delle malattie cardiovascolari come per esempio l’ipertensione, l’infarto cardiaco e l’ictus, pur indipendentemente dall’alimentazione. Inoltre, la solitudine è associata ai seguenti elementi:

  • Disturbi del sonno;
  • Fumo;
  • Ritiro sociale;
  • Irritabilità;
  • Stati d’ansia;
  • Umore deflesso.

In caso di solitudine prolungata gli studi hanno osservato diversi cambiamenti a livello dell’organismo tra cui lo sbilanciamento nell’asse neuroendocrino degli ormoni glucocorticoidi e dell’attività sistema nervoso autonomo, che interviene anche nella regolazione della frequenza cardiaca., oltre ad una minore capacità di difesa da parte del sistema immunitario.

Cembio per una vera prevenzione cardiovascolare

Presso il Centro di Medicina Biologica ci occupiamo di prevenzione attraverso consulenze specialistiche, test, analisi e cure mirate per la Persona. In particolare, come da tema di questo articolo, ci prendiamo cura della salute del cuore e del sistema circolatorio tenendo in considerazione non soltanto i ben noti fattori coinvolti (es. alimentazione, fumo, malattie metaboliche), ma anche quelli collegati al benessere mentale ed emotivo.

Lo stress persistente o la sofferenza emotiva svolgono un ruolo rilevante come fattori scatenanti nelle persone a rischio cardiovascolare, come per esempio in caso di ipertensione, placche aterosclerotiche, oppure di pregressi eventi ischemici o infartuali. D’altra parte presso il nostro Centro affrontiamo questi aspetti attraverso colloqui di supporto psicologico e diverse metodiche come per esempio sedute di ripolarizzazione cellulare, biofeedback e neurofeedback.

Tramite percorsi preventivi specifici è possibile affrontare gli effetti psicofisici dello stress.

Riteniamo importante che le persone comprendano che le loro abitudini, scelte comportamentali e reazioni allo stress non siano qualcosa di astratto o di accessorio, bensì influenzino giorno dopo giorno sia gli aspetti più psicologici, sia quelli sociali (es. rete amicale, affetti intimi) che quelli biologici. Purtroppo frequentemente sono le stesse persone che non riescono a fare a meno di inseguire ritmi ed impegni senza accorgersi che ciò, con il passare del tempo, peggiorano gradualmente le loro condizioni di salute.

D’altra parte i nostri professionisti possono aiutare la persona nel prendere consapevolezza delle proprie risposte psicofisiche e di come questi si relazionino alle scelte comportamentali, ai pensieri automatici ed alle credenze. Offriamo anche supporto per quanto riguarda momenti di particolare tensione emotiva e l’adozione di uno stile di vita più congruo al benessere completo della persona. Infine, effettuiamo diversi test per valutare le conseguenze dello stress e del disagio emotivo sul corpo da molteplici punti di vista come per esempio dal punto di vista ormonale, nervoso e cognitivo.

Se di Tuo interesse contatta la nostra segreteria per un primo appuntamento con i nostri specialisti.

Riferimento bibliografici principali:

  • Vaccarino V, Shah AJ, Mehta PK, Pearce B, Raggi P, Bremner JD, Quyyumi AA. Brain-heart connections in stress and cardiovascular disease: Implications for the cardiac patient. Atherosclerosis. 2021 Jul;328:74-82;
  • Xia N, Li H. Loneliness, Social Isolation, and Cardiovascular Health. Antioxid Redox Signal. 2018 Mar 20;28(9):837-851;
  • Kivimäki M, Steptoe A. Effects of stress on the development and progression of cardiovascular disease. Nat Rev Cardiol. 2018 Apr;15(4):215-229.
Apri chat
Hai bisogno di risposte?
Ciao,
vuoi fissare un primo appuntamento per prenderti cura della Tua salute e fare prevenzione? Scrivi alla nostra segreteria.