Epstein Barr è il nome del virus responsabile della mononucleosi e le sue infezioni possono provocare un forte malessere, febbre e spossatezza. Questo virus può rimanere latente nel corpo prima di andare incontro a riattivazione in circostanze specifiche. Di che cosa si tratta e come affrontare le sue riattivazioni?

Che cos’è l’Epstein-Barr?

Il virus Epstein-Barr (abbreviato in EBV) appartiene al gruppo dei virus erpetici ed è la prima causa di mononucleosi, la quale è un’infezione estremamente frequente e che riguarda il 90% delle persone nel corso della vita. Pertanto questo virus può essere considerato un virus ubiquitario.

La diagnosi dell’infezione acuta e della riattivazione può essere effettuata tramite test specifici, che effettuano il dosaggio di anticorpi specifici.

Mononucleosi infettiva

La prima infezione si verifica generalmente in infanzia ed è per lo più asintomatica. Ma un’infezione più tarda può portare alla mononucleosi infettiva circa nel 35-50% dei casi. In merito si stima che circa il 90% dei casi di mononucleosi infettiva sia causato dal virus EBV, mentre il rimanente 10% da altri patogeni come per esempio il cytomegalovirus ed altri virus erpetici. I sintomi della mononucleosi si manifestano generalmente in seguito ad un’incubazione di 4-7 settimane ed includono febbre, faringiti, spossatezza ed ingrossamento dei linfonodi a livello del collo. Possono comparire, inoltre, essudati biancastri che possono arrivare a ricoprire la lingua e petecchie rossastre sul palato. Non è infrequente assistere anche a forme di epatite con innalzamento dei livelli delle transaminasi. I bambini tendono a non mostrare i segni dell’infezione, al contrario degli adolescenti e degli adulti.

L’Epstein-Barr si trova nella saliva e perciò può essere trasmesso tramite la tosse, lo scambio di cibi ed il bacio. In particolare questo virus è riscontrabile nella saliva di chi è stato infettato in passato ed i suoi livelli aumentano notevolmente durante la fase acuta della malattia. Si ipotizza che la trasmissione possa avvenire anche dopo sei mesi dalla comparsa dei primi sintomi. In caso di infezione acuta è bene dedicarsi al riposo, bere a sufficienza, astenersi dall’alcool e dall’attività fisica.

Complicanze da Epstein Barr

È importante sottolineare che i sintomi ed i segni della malattia infettiva da Epstein Barr non sono una conseguenza della replicazione virale, bensì della risposta immunologica nei confronti dei linfociti B infettati, che circolano all’interno dell’organismo.

La maggior parte dei casi di mononucleosi si risolvono nel giro di qualche mese, ma in rari casi possono esserci delle complicazioni acute. In particolare ci possono essere ripercussioni a livello del fegato con epatiti, ingrossamenti e rotture della milza, così come il rigonfiamento a livello delle tonsille può ostacolare il corretto flusso nelle vie respiratorie. In aggiunta EBV è coinvolto direttamente in alcuni linfomi e nel carcinoma nasofaringeo.

Secondo le ultime evidenze le infezioni da EBV sono associate ad un maggior rischio di sviluppare patologie autoimmuni tra cui per esempio la sclerosi multipla, soprattutto se la prima infezione è avvenuta dopo la pubertà e si è manifestata con forti sintomi da mononucleosi.

Riattivazione virale

Il virus Epstein-Barr infetta preferibilmente i linfociti B e secondariamente le cellule epiteliali ed altre cellule immunitarie. Durante le fasi infettive acute il virus si replica nelle cellule contagiate e permette la disseminazione delle particelle virali nell’organismo. Tuttavia dopo la prima infezione Epstein-Barr è in grado di rimanere latente e nascosto per lungo tempo all’interno dei linfociti B.

Nonostante EBV si nasconda dopo la prima infezione in modo simile ad altri virus erpetici, molte delle persone portatrici non lamentano un’infezione virale in quanto il virus è tenuto sotto controllo dal sistema immunitario. Inoltre tende a regredire nel giro di uno o due mesi, anche se possono persistere sintomi da stanchezza cronica nel corso dei mesi successivi.

La riattivazione virale avviene in concomitanza ad una debolezza del sistema immunitario.

Il virus purtroppo può uscire da questo stato “letargico” e dare avvio ad una cosiddetta riattivazione virale. Più dettagliatamente la riattivazione virale rappresenta una situazione in cui il virus, ospitato dai linfociti B, passa da una fase di latenza durante la quale è protetto dalla membrana della cellula ospite ad una fase durante la quale rompe la membrana ed inizia a replicare il proprio DNA patogeno. Ciò di conseguenza provoca un’intensa sollecitazione del sistema immunitario con la ricomparsa dei sintomi.

La riattivazione può avvenire nelle persone con un sistema immunitario malfunzionante oppure in seguito ad assunzione di farmaci immunosoppressori, AIDS e dopo forti stress psicologici. In generale l’Epstein-Barr si riattiva nelle disfunzioni immunitarie che accompagnano le malattie tumorali, autoimmuni e nei casi di infezioni croniche e recidivanti.

La modulazione del sistema immunitario

Il Centro di Medicina Biologica si occupa delle problematiche connesse alle riattivazioni virali tramite l’utilizzo di test innovativi e di cure mirate. E’ importante tenere a mente che gli esami classici, come per esempio il dosaggio degli anticorpi, sono poco specifici ed indicativi di una riattivazione virale in corso. Al contrario presso il nostro Centro utilizziamo analisi specifiche per la valutazione dell’eventuale grado di riattivazione, della risposta immunitaria e del rilascio dei mediatori immunitari come per esempio le citochine.

Le nostre terapie hanno l’obiettivo non solo di rafforzare le risposte immunitarie, bensì di modularle appropriatamente al fine di dirigerle contro i patogeni intracellulari come nel caso dei virus. Il sistema immunitario infatti presiede a numerose funzioni come le reazioni allergiche, autoimmuni, l’autoimmunità, l’infiammazione cronica, la protezione da batteri, virus, funghi e parassiti secondo processi altamente specializzati. Pertanto è fondamentale sia stabilire un funzionamento ottimale del sistema immunitario che una sua “spinta” a neutralizzare le minacce latenti e recidivanti senza “distrarre” l’immunità da aspetti diversi dalla riattivazione virale in corso. A titolo di esempio presso il nostro Centro utilizziamo la microimmunoterapia, l’ossigeno-ozonoterapia, la fitoterapia e la medicina ortomolecolare per modulare la risposta immunitaria e sostenere i meccanismi di difesa dell’organismo. Ogni test e terapia viene personalizzata sulla base dello stato di salute dell’intera persona e dei risultati delle nostre analisi di laboratorio, perché il sistema immunitario è influenzato da numerosi aspetti tra cui quelli ormonali, emotivi, nervosi e metabolici.

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Bibliografia essenziale:

  • Dunmire SK, Verghese PS, Balfour HH Jr. Primary Epstein-Barr virus infection. J Clin Virol. 2018;102:84-92;
  • Kerr JR. Epstein-Barr virus (EBV) reactivation and therapeutic inhibitors. J Clin Pathol. 2019;72(10):651-658;
  • Fugl A, Andersen CL. Epstein-Barr virus and its association with disease – a review of relevance to general practice. BMC Fam Pract. 2019;20(1):62. Published 2019 May 14.
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