Le abitudini e lo stile di vita attuale hanno grandi ripercussioni sulla nostra salute e nel tempo possono indebolire le naturali funzionalità dell’organismo. Tra cui quella del pancreas. In questo articolo scopriremo perché “disintossicare il pancreas” dai pericoli che lo coinvolgono ogni giorno.

Il pancreas è una ghiandola posta nell’addome, che svolge due importanti funzioni. Ecco un breve riassunto:

  • Il pancreas esocrino è responsabile della produzione del succo pancreatico, che consiste essenzialmente di una componente acquosa ed enzimatica, di fondamentale importanza per la conclusione dei processi digestivi. Questa secrezione pancreatica, scarsa a digiuno, tampona il pH acido del chimo proveniente dallo stomaco e contiene una miscela dei precursori enzimatici per la digestione dei carboidrati, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici (es. DNA);
  • Il pancreas endocrino produce i principali ormoni coinvolti nel controllo della concentrazione circolante degli zuccheri ed altri nutrienti. Questa porzione dell’organo è costituita da circa 1-2 milioni di ammassi di cellule, che prendono il nome di Isole di Langerhans. All’interno di ciascuna isola si possono identificare quattro tipi cellulari differenti, ognuno dei quali è responsabile della sintesi e della secrezione di un ormone.

Oltre alla ben nota insulina prodotta dalle cellule beta, il pancreas è responsabile della produzione anche dell’ormone glucagone, strettamente implicato nella regolazione del metabolismo energetico, del polipeptide pancreatico e della somatostatina ad azione inibitoria sugli altri tre. Il rapporto dei livelli di questi ormoni dirigono il metabolismo a seconda delle necessità dell’organismo in modo tale da garantire una fluttuazione minima della glicemia nel tempo e regolare il metabolismo delle proteine e dei grassi. Ciò è alla base delle capacità dell’organismo di depositare i nutrienti assorbiti con gli alimenti sotto forma di polimeri di glucosio (glicogeno), dei grassi (trigliceridi) e degli aminoacidi (proteine) e di recuperarli durante il digiuno ricorrendo alla demolizione di queste macromolecole.

Disintossicare il pancreas è importante: esso non è esente dalla tossicità

Nonostante gli sforzi significativi da parte della nazioni industrializzate di diminuire l’inquinamento ambientale ci troviamo di fronte ancora ad un’introduzione incontrollata di nuovi composti chimici negli ambienti domestici e lavorativi. Ne consegue che la popolazione generale è esposta ad un alto numero di sostanze chimiche e di sintesi ogni giorno. A ciò si aggiunga che l’epidemia globale dell’obesità avviene in parallelo all’aumento dell’incidenza delle patologie a carico del pancreas. E’ stato dimostrato che l’accumulo adiposo e la disfunzione pancreatica hanno molti meccanismi in comune tra loro, soprattutto l’incapacità dell’insulina di funzionare bene (vedi resistenza insulinica) e l’infiammazione silente. Ebbene, questi meccanismi sono influenzati sia dallo stile di vita che dall’esposizione a fonti di tossicità. Gli inquinanti a lunga persistenza si accumulano preferibilmente a livello del grasso (depositato anche a livello pancreatico) e correlano con problematiche insuliniche e pro-infiammatorie, come nel caso dei metalli pesanti e degli interferenti endocrini. Per esempio gli idrocarburi policiclici aromatici, i pesticidi, il PCB, le tossine fungine, il bisfenolo A (additivo della plastica), gli ftalati ed altri imitano l’azione degli estrogeni e modificano i suoi livelli. Sembra che i consumatori di carne fritta incorrono in un maggior rischio di tumore pancreatico probabilmente attraverso l’esposizione a benzopirene ed altri contaminanti alimentari che hanno proprietà xeno-estrogeniche. Il ruolo svolto dai composti tossici è stato ben chiarito nel caso del tabagismo e dell’alcool nell’insorgenza della pancreatite, oppure nel caso dell’esposizione cronica all’iperglicemia nel danno irreversibile delle cellule beta del pancreas.

Lo stile di vita e l’alimentazione incidono profondamente sulla salute del pancreas.

La combinazione di più abitudini salutari come non fumare, limitare il consumo di alcool, seguire una corretta alimentazione (es. Mediterranea), controllare il peso e fare attività motoria possono prevenire una fetta non trascurabile delle patologie pancreatiche. In particolare un consumo adeguato di frutta e verdura è stato associato ad un minore rischio di tumore al pancreas.

Non bisogna dimenticare che l’alimentazione incide notevolmente sull’equilibrio ormonale. Prendiamo per esempio l’insulina. Questo ormone agisce su tutte le cellule dell’organismo promuovendo l’utilizzo del glucosio, degli aminoacidi e degli acidi grassi circolanti. In particolare promuove l’ingresso del glucosio e degli altri nutrienti nel fegato, muscoli e tessuto adiposo. E ben noto che tutti i fattori che stimolano la secrezione di insulina esercitano in generale un effetto trofico sulle cellule beta del pancreas aumentandone la proliferazione. Bisogna sottolineare, tuttavia, che una stimolazione cronica causata da un’elevata glicemia (come nella resistenza insulinica e nel diabete) induce invece la morte delle cellule. Questo è il motivo per cui nei soggetti affetti da diabete di tipo II dopo alcuni anni la funzionalità pancreatica si riduce ed è necessaria una terapia a base di insulina.

In presenza di pancreas sovraccaricato, poco funzionante o infiammato è fondamentale prestare attenzione all’alimentazione ed abbandonare le cattive abitudini.

Ricordiamo che il pancreas non interviene solamente nella regolazione della glicemia, ma anche nella digestione. Pertanto una sua disfunzionalità può causare maldigestione degli alimenti, che ristagnano nell’intestino. Infine in caso di problematiche cliniche che coinvolgono direttamente o indirettamente il pancreas (es. calcoli biliari, pancreatite e tumori) è opportuno rivolgersi ad uno specialistica per una terapia nutrizionale adeguata.

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