A differenza di quanto comunemente si pensa il sonno non è uno stato passivo, bensì rappresenta una fase della vita di ognuno durante la quale il corpo ed il cervello sono attivamente coinvolti, specialmente nel corso della sottofase REM. Durante il sonno la postura rimane per lo più comoda, si è meno responsivi agli stimoli esterni e si ha la perdita della consapevolezza in modo temporaneo. Inoltre, il bisogno di sonno aumenta in seguito al trascorrere di numerose ore di veglia e secondo la sincronizzazione con un ritmo di 24 ore a seconda dell’altezza del Sole nel cielo.

Sonno e stile di vita

I disturbi del sonno comprendono aspetti disagevoli come per esempio la difficoltà ad addormentarsi o la presenza eccessiva di risvegli notturni. Si stima che queste siano problematiche molto comun nella popolazione ed i cui effetti sono generalmente sottovalutati.

Purtroppo accade spesso che le persone quando pensano al loro stile di vita rivolgano la loro attenzione solo all’attività fisica ed all’alimentazione, non tenendo conto invece della potenza del sonno e del buon riposo. Sulla base delle ultime evidenze invece i disturbi del sonno determinano un impatto notevole sulla salute della persona e sono associati ad un maggior rischio di obesità, diabete, malattie cardiovascolari, sintomi neuropsichiatrici ed il dolore, indipendentemente da come si mangia o da quanto ci si muove.

Sempre più studi confermano il ruolo essenziale del sonno per la salute ed offrono una spiegazione del perché questo processo, apparentemente passivo ed inutile, si sia conservano nel corso dell’evoluzione biologica.

Effetti immunitari

Gli effetti dei disturbi del sonno sul sistema immunitario (e non solo) sono ben noti fin dal XIX secolo. Per quanto riguarda le infezioni è ben noto che gli agenti patogeni (batteri, funghi, virus, parassiti) rilasciano sostanze, le quali, dopo essere state riconosciute dalle cellule immunitarie, provocano l’aumento di una risposta infiammatoria con conseguenti effetti sul funzionamento cerebrale, inclusi i processi deputati al sonno. Per esempio è ben noto che durante le infezioni vi sia un maggior desiderio di dormire. D’altra parte trascorre più di ore di sonno è protettivo in caso di foci infettivi e benefico per la loro guarigione.

I disturbi del sonno causano una minore capacità di risposta immunitaria.

È frequente che in caso di infezioni croniche (es. HIV, epatite C, Epstein-Barr) le persone lamentino spossatezza, sonnolenza ed una scarsa qualità del sonno. In aggiunta questi argomenti rivestono un ruolo importante nel caso della sindrome da stanchezza cronica, che è frequentemente associata a problematiche infettive. Molte di queste persone infatti fanno fatica ad addormentarsi, oppure si risvegliano più volte nell’arco della notte. Infine, in caso di insonnia prolungata si modificano numerosi parametri immunologici come per esempio la conta dei globuli bianchi ed i loro mediatori nel sangue.

Infiammazione e sonno

I disturbi del sonno sono anche molto comuni nelle malattie infiammatorie come per esempio la colite ulcerosa, il morbo di Crohn, l’artrite reumatoide, sindrome di Sjögren e l’osteoartrite, persino indipendentemente dai sintomi della stessa malattia. Gli studi mostrano una frequente associazione con un sonno troppo corto, troppo prolungato o frammentato. La relazione è bidirezionale ed un problema di sonno può aggravare lo stato infiammatorio già presente.

I disturbi del sonno contribuiscono ad instaurare una condizione detta di infiammazione sistemica e persistente. Quest’ultima può verificarsi senza la manifestazione dei classici segni dell’infiammazione classica, ma nel frattempo provoca numerose ripercussioni sull’organismo incrementando il rischio di molte patologie contemporanee. In particolare anche nel caso delle problematiche del sonno si riscontra un incremento dei parametri pro-infiammatori tra cui la PCR, il TNF-alfa e l’interleuchina 6.

Conseguenze gastrointestinali

Derivati microbici presenti a livello gastrointestinale possono portare ad un’alterazione dei fisiologici sistemi del sonno profondo. Senza tralasciare che quando non si dorme bene per molte notti e ci si risveglia male al mattino gli effetti immunitari possono portare ad una minore vigilanza dell’organismo nei confronti dei comuni batteri intestinali, i quali potrebbero approfittare della situazione per prendere il sopravvento.  Per esempio chi dorme meno di 5 ore per notte e si risveglia non riposato è più a rischio di infezioni in futuro (es. raffreddore, tosse, influenza, gastroenteriti).

Terapie e cure per il sonno e l’infiammazione

Il Centro di Medicina Biologica offre percorsi di salute per il ripristino di una corretta igiene e regolazione del sonno. Ci occupiamo delle problematiche relative all’insonnia o alla sonnolenza diurna tramite terapie specifiche e trattamenti che mirano al recupero della circadianità, dei sistemi neuro-endocrini ed immunitari, i quali come evidenziato in questo articolo sono fortemente coinvolti in un sonno salutare. D’altra parte nei nostri percorsi terapeutici affrontiamo gli effetti negativi derivanti da stati infiammatori persistenti, che possono incidere gravemente sulla qualità e la quantità del sonno. Il tutto all’insegna della Medicina Biologica e personalizzata sulla base dello stato di salute della persona, del suo stile di vita e dei dati clinici.

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Riferimenti bibliografici principali:

  • Tobaldini E, et al. Short sleep duration and cardiometabolic risk: from pathophysiology to clinical evidence. Nat Rev Cardiol. 2019 Apr;16(4):213-224;
  • Asif N, Iqbal R, Nazir CF. Human immune system during sleep. Am J Clin Exp Immunol. 2017 Dec 20;6(6):92-96;
  • Irwin MR. Sleep and inflammation: partners in sickness and in health. Nat Rev Immunol. 2019 Nov;19(11):702-715;
  • Atrooz F, Salim S. Sleep deprivation, oxidative stress and inflammation. Adv Protein Chem Struct Biol. 2020;119:309-336.
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